10 sostituzioni che hanno fatto la storia del calcio

by Redazione Cronache

Stiamo per entrare nell’epoca, seppur passeggera, delle 5 sostituzioni. Siamo voluti tornare indietro con la mente ad alcune sostituzioni decisive nell’epoca del calcio recente, e siamo sicuri che ne ricorderete diverse.

Georginio Wijnaldum contro il Barcellona

«Può succedere solo ad Anfield». Così Marianella terminò la telecronaca di Liverpool-Barcellona, una delle partite più pazze del calcio recente. Nella gara, oltre alla firma di Origi, c’è quella di Wijnaldum, subentrato all’inizio del secondo tempo per Robertson. Forse ad Anfield c’è una gravità diversa, o forse sulle ali dell’entusiasmo, ma il piccolo olandese (alto 1.75) saltò in testa a Piquè e realizzo i due gol che portarono il Liverpool in finale.

 

Robert Lewandowski contro il Wolfsburg

Sotto per 1-0 a fine primo tempo, Guardiola decide di giocare la carta Robert Lewandowski. Il polacco entra prima in campo al posto di Thiago Alcantara al ’46 e poi entra nella storia del calcio mondiale. Lewandowski è stato il primo sostituto a segnare cinque gol in una partita, ha segnato la tripletta, il poker e la cinquina più veloci nella storia del calcio tedesco. Celebre ormai la reazione di Guardiola con le mani “sui capelli”.

 

Mario Gotze contro l’Argentina

Sembrava avere tutti i migliori pretesti la carriera di Mario Gotze, e il gol in finale ne fu la conferma. Insieme al compagno Marco Reus, era parte di una corazzata vincente, quella del Borussia Dortmund. Poi con il passaggio al Bayern e diversi infortuni si è perso. Oggi  però vogliamo ricordare un suo decisivo gol, uno stop e tiro in un fazzoletto di terreno all’interno dell’area di rigore, messo a segno dopo essere subentrato a Miroslav Klose negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare.

 

Eder contro la Francia

Nella finale in cui Ronaldo uscì per infortunio, a prendere per mano la nazionale portoghese ci pensò Eder. Entrato al posto di Renato Sanches al 79′, l’attaccante, quasi non pervenuto per mezz’ora di gioco, sorprende Lloris ai supplementari con una botta da fuori e regala un traguardo storico al Portogallo, fermando una fortissima che Francia che due anni dopo vincerà il mondiale.

Francesco Totti contro il Torino

Questo ha qualcosa in più, qualche cosa di romantico quasi. Francesco Totti, ormai prossimo al ritiro e in rotta con l’allenatore Spalletti, vuole dimostrare che c’è. In una partita complicata, in casa con il Torino, il capitano, subentrato al minuto 86 al posto di Keita, firma una doppietta, con entrambi i gol sotto curva. Dai tifosi giallorossi è stata definita “la partita delle lacrime”.

 

Sergi Roberto contro il Psg

In una partita che il Barcellona difficilmente dimenticherà, la firma finale fu di quella di un ragazzo del vivaio, Sergi Roberto, subentrato a un altro ragazzo del vivaio, Rafinha, al 32′ del secondo tempo. Il Barca, che aveva perso 4-0 all’andata, dopo il gol dei francesi aveva bisogno di segnare 6 gol, e quello decisivo fu quello del giovane spagnolo.

Tim Krul contro la Costa Rica

La scelta di Van Gaal lascia tutti a bocca aperta. Non usufruire del terzo cambio per tenerlo fino al 120′, all’ultima azione disponibile, quando Tim Krul, pararigori per eccellenza, entrò prelevando dal terreno Cillessen, protagonista della gara. Krul realizzò una sola presenza nel mondiale, proprio quella, che gli permise di diventare idolo del paese, parando due rigori su quattro alla Costa Rica portando l’Olanda in semifinale del mondiale.

 

 

Aritz Aduriz contro il Barcellona

Una rovesciata storica per i tifosi del Bilbao. L’intramontabile capitano biancorosso decise così un match bloccato tra Athletic Bilbao e Barcellona, dopo essere entrato all’87 al posto di Inaki Williams, alla prima gara della stagione.

Fernando Torres contro l’Italia

Entrato al 30′ del secondo tempo al posto di Fabregas, el Nino Torres punisce l’Italia in finale degli Europei nel 2012. Torres, al top della sua forma, colpisce gli azzurri prima a tu per tu con Buffon, poi fornendo un assist d’oro a un altro neo entrato, Juan Mata, di esterno destro.

https://www.youtube.com/watch?v=oLazKvz75H0&t=5s

Ole Gunnar Solskjær contro il Bayern Monaco

26 maggio 1999. Minuto 93 della finale di Champions League stagione 1998-99. Il Manchester United ha appena pareggiato grazie a Teddy Sheringham e si appresta a battere l’ultimo calcio d’angolo della partita.
Batte Beckham, colpisce proprio Sheringham di testa, la palla finisce davanti a Ole Gunnar Solskjaer, entrato all’81 al posto di Andy Cole, che con la punta la mette sotto la traversa, mandando in visibilio i tifosi dei Red Devils al Camp Nou.

Diverse di queste, a modo loro, hanno cambiato un pò la storia del calcio recente. I gol dalla panchina è la testimonianza che chi si parte fuori ad inizio partita, è anche più importante di chi parte titolare.