di Giovanni Benvenuto
Munizioni pronte, mira aggiustata e mitraglietta pronta a sparare. Gabriel Omar Batistuta è stato uno degli attaccanti più forti che il nostro campionato abbia mai avuto. Il centravanti argentino è stato uno degli artefici del capolavoro Roma nella stagione 2000 -2001, ma sette anni fa ‘Batigol’ mandava in visibilio la piazza gigliata della Fiorentina a suon di gol e con quell’esultanza e marchio di fabbrica che hanno fatto di lui un’icona calcistica. Bomber inarrestabile, cinico, spietato, il prototipo perfetto della ‘punta’ perfetta che si faceva trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Di quello che non si fermava mai, anche quando il tabellone mostrava un punteggio favorevole.
La partita
Il 20 novembre del 1994 al San Paolo va in scena il match tra Napoli e Fiorentina: Batistuta è a quota nove reti siglate e a lui ne manca solamente una per eguagliare un altro grande attaccante come Pascutti. Allo stadio c’è il pubblico delle grandi occasioni per una sfida affascinante che vede in panchina anche due tecnici come Vujadin Boškov e Claudio Ranieri.
La girandola d’emozioni è immancabile: Andre Cruz con un autogol porta in vantaggio la Viola, poi ci pensa Agostini a ribaltare le sorti del match con una doppietta. Nei minuti conclusivi della sfida succede di tutto: Fabio Cannavaro ristabilisce la partita segnando nella porta sbagliata e poi Cois completa il ribaltone. Ma ‘Batigol’ non trova pace: nonostante stia vincendo il suo obiettivo è quello di segnare a tutti i costi, tanto che a un certo punto cambia gli scarpini. Gesto scaramantico? Tacchetti non adatti? Sta di fatto che a cinque minuti dal triplice fischio segna una doppietta, con la Fiorentina che rifila una cosiddetta manita al termine di una vera e propria fiera del gol.
Negli anni ’60 il bomber del Bologna Pascutti andava a segno nei primi dieci incontri e Batistuta, con la gara del San Paolo, raggiunge proprio l’attaccante del club felsineo. La settimana successiva segna ancora regalandosi il primato solitario salendo a quota 11 gare consecutive. Record eguagliato e anche superato…forse lo switch degli scarpini al San Paolo si è rivelato producente.