di Cesare Ragionieri
Il 27 ottobre del 1999, la Fiorentina mise a segno una delle più grandi imprese della sua storia recente. In quel di Wembley, contro l’Arsenal, in una sfida decisiva per il passaggio del primo girone di Champions League, la Viola riuscì a vincere per 1-0. Ad andare in gol, manco a dirlo, Gabriel Omar Batistuta. Che dopo aver zittito il Camp Nou due anni prima, lasciò sbalorditi anche i tifosi dei Gunners.
Come si arriva alla partita
Champions League 1999-00. La Fiorentina, allenata da Trapattoni, viene inserita in un girone di ferro: oltre agli svedesi dell’AIK, ci sono Barcellona e Arsenal. Il 27 ottobre 1999 la Viola si presenta a Wembley in una sfida da dentro o fuori: chi vince può ancora sperare di passare il turno, chi perde saluta l’Europa che conta.
La squadra del Trap arriva all’appuntamento in un clima difficile, visto che in campionato i risultati scarseggiano. E la Champions è considerata un palcoscenico proibitivo, in virtù del fatto che la Fiorentina dovrà vincere nel tempio del calcio inglese.
La cronaca
Pronti, via e il piglio della Fiorentina è quello della grande squadra. La Viola si difende compatta e riparte con Batistuta, lasciato solo contro tutta la difesa dei Gunners. Dopo un bel primo tempo, la squadra di Ranieri rischia qualcosa nella ripresa. Tiri a fil di palo, parate di Toldo, un palo colpito da Bergkamp: i viola soffrono, ma non crollano. A 15’ dal termine arriva il colpo di scena. Heinrich orchestra una ripartenza proteggendo palla e passandola a Batistuta. L’argentino ruba il tempo a Winterburn con un movimento che non lascia repliche e fa partire una sassata delle sue che finisce sotto la traversa alle spalle di Seaman.
Le migliaia di tifosi viola al seguito ribollono nel loro settore, la panchina viola entra quasi in campo. È Wembley, ma sembra il Franchi di Firenze. A due minuti dal termine la scena se la prende ancora Toldo: sugli sviluppi di una punizione, la palla arriva a Kanu che calcia dall’area piccola a botta sicura, trovando l’opposizione del numero uno viola.
Il prosieguo della Champions
La Fiorentina vince, e nell’ultima giornata al Franchi andrà in scena il pirotecnico 3-3 contro il Barcellona e la famosa rovesciata di Bressan. Nel secondo turno, di nuovo con fase a gironi, un’altra inglese cadrà a Firenze: il Manchester United campione in carica di Beckham e Giggs.
La Fiorentina si fermerà a Valencia (0-0 e gol annullato ingiustamente a Rui Costa) e non potrà continuare il sogno. «Vedrete la vera Fiorentina», disse Trapattoni prima di quella gara a Wembley. E gli inglesi la videro. E videro soprattutto un immenso Gabriel Omar Batistuta.