di Andrea Sperti
Sarà che il calcio, quello vero, esula da risultati e gol e si fonda su spettacolo, giocate, dribbling e corridoi che nessuno vede, tranne pochi eletti.
Sarà anche che la gente si innamora dei più criticati, di quelli che basano la carriera su genio e sregolatezza, perché di chi non sbaglia mai dopo un p0′ ci si stanca anche, mentre i calciatori con un pizzico di follia infiammano le piazze.
Probabilmente è per questo, e per altri cento motivi, che tutti, o quasi, amano “El Mago” Jorge Valdivia, uno dei numeri 10 più controversi della storia recente del calcio.
Gli esordi di Jorge
Il fantasista cileno è nato in Venezuela ma si è trasferito da piccolo in Cile, dove ha imparato a giocare a calcio, sebbene il talento gli sia stato donato da qualcuno che un bel giorno ha deciso di far impazzire tutti gli amanti di questo magnifico sport.
Valdivia ha tifato fin da bambino Colo Colo, come suo padre e come suo nonno. In Cile, infatti, è quella la squadra da battere e lui è andato a giocare lì a soli 17 anni, bruciando le tappe e dimostrando fin da subito qualità fuori dal comune.
L’Europa e poi il Palmeiras
Dopo essersi messo in mostra anche con la maglia del Club Deportivo de Concepcion, Jorge si è trasferito in Europa, prima in Spagna al Rayo Vallecano e poi in Svizzera al Servette. Quelle due esperienze, però, non sono andate come tutti si aspettavano. Probabilmente il calcio europeo, a quei tempi troppo più tattico di quello sudamericano, non era adatto ad uno come lui, abituato a non essere mai rinchiuso in uno schema o in una porzione di campo.
Dopo il ritorno al Colo Colo, è arrivata per Valdivia l’occasione della vita ed anche il club che poi lo ha reso celebre nel mondo. La sua avventura al Palmeiras, durata in totale 7 anni seppur interrotti da un’esperienza negli Emirati Arabi Uniti, è stata fantastica, con il club verdeoro che ha speso la cifra più alta della sua storia per uno straniero, ma che ha potuto ammirare le magie e la classe del Diez per eccellenza.
Gli Emirati e quella voglia matta di tornare
Il suo trasferimento negli Emirati Arabi gli ha permesso di guadagnare stipendi da favola, seppur il suo curriculum non fosse quello di un vincente assoluto. Adesso, dopo qualche stagione vissuta nuovamente al Colo Colo, squadra dalla quale non riesce mai ad andare via definitivamente, Valdivia se ne è andato in Messico e gioca nel Mazatlan. Ormai la sua carriera è agli sgoccioli, a 36 anni scenderà in campo ancora per poche stagioni, ma tutte le sue giocate rimarranno per sempre nel cuore della gente.
La Nazionale cilena
Anche con la Nazionale cilena Jorge non si è comportato mai in modo banale. Ha avuto rapporti conflittuali con quasi tutti gli allenatori della Roja, soprattutto a causa di alcuni scandali, nei quali era tra i protagonisti, che non gli hanno permesso di giocare con continuità per il suo Paese. Nonostante questo, Valdivia è riuscito a vincere da protagonista la Copa America del 2015, che si è giocata in Cile, ed a segnare un gol ai Mondiali del 2014 contro l’Australia.
Diciamocelo francamente. Senza giocatori come Valdivia il calcio sarebbe uno sport piatto, statico, intrappolato in tattica e schemi che poco hanno a che fare con il divertimento puro. El Mago Jorge Valdivia rappresenta l’essenza di questo gioco, la parte romantica, quella che ci permette ancora di sognare.