Il grande ex della sfida di Champions tra Barcellona e Juventus è senza dubbio Miralem Pjanic. Il centrocampista bosniaco si è raccontato alla Gazzetta dello Sport.
AMBIENTAMENTO – «Sinceramente non capisco neanche io il perché di questa situazione. È chiaro che voglio giocare molto di più. So che posso dare tanto, e quando l’allenatore mi ha chiamato in causa ho sempre risposto, ho fatto bene, ho giocato delle buone partite. Più di così non so cosa potrei fare. Mi sto allenando, sono pronto».
JUVENTUS – «La Juve mi è rimasta nel cuore, la seguo ogni volta che posso. Il sorteggio mi ha fatto felice, peccato non aver potuto giocare davanti ai tifosi a Torino, ma ci saranno altre occasioni. Alla Juve auguro il meglio, ma domani vogliamo vincere».
MOMENTO – «È molto particolare e ora parlare di soldi non ha senso, si sa che ovunque si vada si incontrano delle difficoltà, ogni club ha i suoi problemi e i giocatori non possono più pretendere gli stessi ingaggi di una volta, le cose sono cambiate. Come calciatore ti devi adattare e accettare la situazione. Le società sono in difficoltà, il calcio è in difficoltà. Il Barcellona è in difficoltà come tante altre squadre, ma resta un club che vuole vincere tutto quindi non ci sono scuse, bisogna solo continuare a lavorare. A livello istituzionale ci saranno le elezioni, vedremo chi arriverà ma non è una cosa che ci deve condizionare: noi dobbiamo solo giocare e provare a fare più punti possibile».
BILANCIO – «Sono soddisfatto del club e dei compagni. I miei 9 anni in Italia sono stati molto belli e sinceramente l’Italia mi manca. Alla Roma e alla Juve sono stato benissimo, ho passato stagioni importanti. Ora ho questa nuova sfida nel club più grande del mondo e devo rimettermi in gioco. È una novità che volevo provare. Il Covid ci impedisce di vivere tutto pienamente, mancano soprattutto i tifosi, ma ti rendi conto comunque della grandezza del Barça».
MESSI – «È determinato nel voler fare una grande stagione. Quest’estate si è parlato tanto di lui, ciò che è successo è sotto gli occhi di tutti ma nel momento in cui ha deciso di restare l’ha fatto per giocare: è incredibilmente competitivo e vuole sempre vincere. Per questo come tutti noi non è contento di quanto ci succede in campionato. Si allena con grandissima serietà, intensità e concentrazione. Io non è che lo conosca così bene, sono qui da poco. Ciò che ho visto in tre mesi è che è un giocatore incredibile, stratosferico, un extraterrestre. Personalmente è un onore e un piacere poter passare del tempo con lui e poter imparare. È un ottimo ragazzo, super competitivo, e si merita tutto perché è unico, fantastico. Del suo futuro non so cosa dire, ma dentro lo spogliatoio lo vedo concentrato al massimo».