Atalanta-Sassuolo non è una sfida come le altre per Roberto De Zerbi, bresciano di nascita. Il tecnico dei neroverdi ha parlato ai microfoni di SassuoloChannel alla vigilia del match di Bergamo. Ecco le sue dichiarazioni:
«Arrivare tra le prime 7 vorrebbe dire andare oltre quello che la carta dice. La carta dice che 7 squadre sono più forti del Sassuolo, sicuro, sulla carta, ma a noi la carta non interessa. Vogliamo cercare di migliorarci, di puntare a qualcosa in più. L’anno scorso abbiamo chiuso all’ottavo posto, non ci basta, vorremmo cercare di andare avanti. Dove non lo so, lo dirà il campo che è il giudice. Non ci devono essere rimpianti a fine campionato di non aver provato e di non essere andati oltre».
IN CLASSIFICA – «Il campo non regala mai niente e se dice che siamo quarti è perché ce lo siamo conquistati con merito. Abbiamo avuto tanti giocatori determinanti fuori, vedi Caputo, Djuricic, Boga, Magnanelli e c’è spazio per fare meglio».
CON L’ATALANTA – «Non vale ricordare solo lo storico Atalanta-Sassuolo, negli anni l’Atalanta ha fatto male un po’ a tutti, il percorso fatto in Champions League rende l’idea sulla forza di questa squadra, d’altro canto se noi prendiamo il pullman per andare a Bergamo per andare a fare la nostra parte ma non per fare una passeggiata o per passare una domenica diversa».
GLI AVVERSARI – «È completa, ha storia, pubblico, squadra, allenatore, società. E’ una grande del campionato, non è più una provinciale. Hanno un seguito grandissimo, mi dispiace delle porte chiuse, maggiormente domani, perché giocare lì da avversario è bello, avere lo stadio pieno è uno stimolo grande, mi dispiace più di altre partite. La voglia di fare risultato c’è sempre. L’Atalanta è una squadra che vale la Juve, l’Inter, il Milan, il Napoli, la Roma, questo spiega un po’, dà l’idea del livello di difficoltà di domani”.
LA SQUADRA – «Prima di Genova avevo detto che mi sarebbe piaciuto riportare in campo la rabbia del gol preso di Leao e così è stato. Ora spero che ci portiamo le sconfitte degli ultimi anni con l’Atalanta. Quello che stiamo facendo dobbiamo difenderlo con le unghie e con i denti».
MERCATO – «Valgono due concetti: se siamo tutti a posto non serve nulla, se vale la pena far qualcosa in più per la posizione che stiamo occupando, perché non credo che tutti gli anni il Sassuolo a Natale possa essere al quarto posto».