Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Genoa.
SCONFITTE – «Inter, Milan e Atalanta sono state le uniche tre sconfitte dove non siamo riusciti a esprimerci come potevamo e volevamo ma non abbiamo il tempo di elaborare quello che è stato, dobbiamo tirare una riga pensando di aver fatto tanto di buono, pensando al Genoa».
DIFFICOLTÀ – «Quando ci sono delle difficoltà bisogna capire in cosa consistono, le squadre che si difendono basse ti creano problemi. La seconda cosa è lavorare per cercare di migliorare contro queste squadre. L’aspetto fisico è importante nel calcio ma è stata una scelta fatta da noi, da noi Sassuolo, di prendere giocatori con una struttura particolare per favorire la nostra idea di calcio e nella bilancia penso che questa scelta abbia pagato. Alcune volte ci ha visto soccombere, come a Bergamo, ma credo che avremmo potuto far meglio».
CRITICHE – «Fanno capire che abbiamo dato l’idea a tutti di poter fare un grandissimo campionato, cosa che stiamo facendo, poi fanno capire che non c’è mai equilibrio. Lo sapevamo, lo dico spesso quando ci sono i periodi positivi, è bastata una sconfitta per ribaltare tutto, anche se con un risultato rotondo, anche se giocata male. Le critiche ci devono caricare, far venire la rabbia giusta, poi ognuno è libero di dire le cose a suo modo».
MOMENTO – «Noi siamo qui da 3 anni e in 3 anni ci sono dei momenti in cui viene tutto facile e dei momenti più felici e meno felici. Questa cosa la dicevo anche quando vincevamo o qualche settimana fa. Non è un momento brillantissimo per noi. Fare i sorrisi quando le cose vanno bene è facile per tutti, bisogna essere tranquilli anche quando non attraversiamo un momento strepitoso. Non siamo ancora al meglio, in attacco e in mezzo al campo. Accettare i momenti fa parte della vita e del calcio».
GENOA – «Viene da 4 punti in 2 partite, è una squadra di qualità. Sarà una gara difficile come le altre perché è un campionato equilibrato».
PARTITA – «Non voglio la vittoria a tutti i costi, non mi interessa l’atteggiamento della squadra se sarà aggressivo o meno, ma voglio che i giocatori si rialzino da una sconfitta, nell’atteggiamento, nella voglia di reagire come abbiamo fatto a Genova dopo il Milan. Poi vedremo come sarà finita la partita. Se ci abituiamo a cadere e poi a rialzarci subito, se cancelliamo le sconfitte come le vittorie, sarà il segnale che stiamo crescendo».
DJURICIC – «Non c’è nessun caso, ieri ci siamo messi a ridere leggendo tutti i giornali che parlavano di casi. Domani gioca titolare».
FORMAZIONE – «Qualcuno dopo Bergamo può avere delle scorie perché abbiamo giocato su un campo pesante pochi giorni fa e qualcuno potrebbe non partire dall’inizio, anche perché abbiamo un mese impegnativo, non voglio correre il pericolo di perdere un giocatore per un mese».