di Luca Anastasio
Noi di Cronache di spogliatoio abbiamo scelto 7 talenti del campionato Primavera che vedremo presto in Serie A.
Ci sono club che basano tutto sul settore giovanile e club che investono maggiormente su giovani provenienti da altri campionati. Ma una cosa è certa: il campionato Primavera può essere una rampa di lancio per moltissimi potenziali talenti. Basti pensare, solo negli ultimi anni, a Sottil, Kulusevski, Barrow, Raspadori e tanti altri.
Ecco quindi i 7 talenti Primavera che vedremo presto in Serie A.
Alessandro Cortinovis (Atalanta)
È già al terzo anno di Primavera e per il classe 2001, a breve, si apriranno le porte della prima squadra: per lui, nelle ultime tre stagioni, 68 partite con 21 reti e 6 assist a segno. Siamo sicuri che Gasperini e la proprietà dell’Atalanta sapranno valorizzarlo al meglio: possiede un controllo palla fuori dal comune ed anche delle ottime capacità di dribbling e di contrasto. Per lui, in questo inizio di campionato, già 2 reti in 4 presenze.
Raùl Moro (Lazio)
Acquistato dal Barcellona B nel 2019 per 6 milioni di euro, dopo un primo anno di apprendistato in Primavera, si stava confermando prima dello stop forzato: 6 reti in 6 partite ne fanno il momentaneo capocannoniere del campionato. Secondo quanto riportato dal Corriere, però, il classe ’02 spagnolo sarebbe in cerca di spazio e, se Lotito non potesse garantirglielo, potrebbe anche chiedere il trasferimento altrove.
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Nicola Zalewski (Roma)
Nato a Tivoli e cresciuto a Roma, l’italo-polacco riceve la sua prima convocazione in prima squadra il 18 ottobre 2020, in occasione dell’incontro di Serie A vinto 5-2 contro il Benevento. Alla pari di Raùl Moro, è in testa alla classifica cannonieri grazie alle sei reti segnate nelle prime sei partite di campionato. Il futuro è sicuramente dalla sua.
Cosimo Marco Da Graca (Juventus)
Come anche per Cortinovis, i giocatori di Football Manager lo conoscono bene: un passato nelle giovanili del Palermo, un presente nella Primavera della Juventus. Attaccante, classe 2002, Da Graca è stato uno dei giocatori più in vista dell’Under 19 bianconera in questo inizio di stagione. Quattro goal in quattro presenze che gli sono valsi anche le chiamate di Zauli nell’Under 23, dove ha fatto il suo debutto tra i professionisti (Goal.com).
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Brian Oddei (Sassuolo)
Un idolo in testa: Jeremie Boga, che osserva da vicino e da cui cerca di imparare il più possibile. I due sono molto simili, ma giocano su lati opposti del campo: Oddei è mancino e gioca a destra, Boga l’esatto contrario. Mai una parola fuori posto, sempre pronto ad allenarsi al massimo e un’educazione da ragazzo d’oro. Tre stagioni fa viene aggregato in Primavera, quando a giocare erano i 2000. (lui è 2002, ndr). L’anno scorso è esploso, divenendo titolare del suo Sassuolo in Primavera 1, dove termina il campionato con 3 gol e 8 assist. Questa stagione, invece, ha totalizzato 4 partite, realizzando anche un goal e ben 6 assist. (Gianluca Di Marzio)
Ieri sera, nella sfida dell’Allianz Stadium contro la Juventus, è anche subentrato al 75′ minuto, facendo il suo esordio in massima serie: 17 minuti di personalità, con 2 tiri (1 in porta) e 3 dribbling tentati (2 riusciti). Siamo abbastanza certi che sarà la prima di una lunga serie.
Christian Dalle Mura (Fiorentina)
Christian è forse il difensore più talentuoso di tutto il campionato: mancino educato, dotato di buona tecnica e di proprietà di palleggio sia negli appoggi corti che nel gioco lungo, il classe 2002 sta crescendo a vista d’occhio anche dal punto di vista prettamente difensivo, mettendo in mostra un miglioramento esponenziale nel fondamentale della marcatura sul diretto avversario. (Tuttomercatoweb)
Ha già collezionato 37 presenze con le giovanili azzurre, di cui una, con l’under 19, avvenuta prima ancora di compiere 18 anni. Ah sì, i 18 anni, quelli non festeggiati perché convocato, per la prima volta, con i grandi, in un Juventus-Fiorentina di un anno fa. Poi l’esordio è arrivato in Spal-Fiorentina 1-3.
Filip Stankovic (Inter)
Il cognome, in casa Inter, è non poco conosciuto: lui è il figlio di quel Dejan che ha illuminato il centrocampo nerazzurro un decenno fa e che riusciva a fare goal da centrocampo, quasi come fosse semplice. 18 anni, classe 2002. È nato a Roma, quando il padre giocava nella Lazio di Mancini. Nel 2018 ha vinto, da capitano, il campionato Under 16 in finale contro la Juventus. Ora si allena stabilmente con la prima squadra: non male avere uno come Handanovic come mentore…