Il nuovo dirigente della Roma Tiago Pinto ha parlato oggi in conferenza stampa, presentandosi ai nuovi tifosi.
PRIME SENSAZIONI – «Sono molto felice di essere qui e motivato per questo progetto, confesso che i primi giorni non sono stati facili lavorando da casa. Un conto è essere qui e un conto è lavorare da casa. Da ieri sono a Trigoria, sono molto felice. Le prime sensazioni sono positive».
BENFICA – «Come già sapete, conoscete bene la mia storia, una storia d’amore col Benfica. Lasciarlo non è stata facile, ma ciò che mi ha convinto sono stati i colloqui con Dan e Ryan, che mi hanno spiegato il loro progetto e quello che vogliono costruire. Mi hanno motivato e fatto capire di poter essere importante per trasformare le loro idee e rendere la Roma sempre più competitiva».
PROGETTO – «Credo che in Italia tutti sanno quale sia stato il grande sforzo dei Friedkin per sostenere questo club. Il progetto è a medio-lungo termine. Nessuno nel calcio è in grado di stilare un calendario di vittorie. La vittoria è un’ambizione grande che va nel medio lungo-termine, ma deve essere quotidiana. I calciatori ogni giorno devono essere migliori. Se saremo in grado di fare questo, sicuramente i titoli e i risultati arriveranno».
MERCATO – «Per quanto riguarda il mercato lavoriamo insieme per trovare le soluzioni migliori per la Roma. Ribadisco: è un progetto a medio-lungo termine per rendere la squadra più forte».
RINNOVO PELLEGRINI – «Lo vedrete nel tempo, sono una persona trasparente. Lui incarna il nostro progetto: è profondamente legato alla Roma e presto faremo di tutto per prolungare il suo contratto».
TROFEI – «Ribadisco che nel calcio e nello sport è impossibile stabilire una data entro la quale si vincerà. Senza fare esempi concreti: sono tanti i club in Italia e in Europa i club che hanno investito senza poi vincere. Stiamo lavorando quotidianamente per rendere la Roma più competitiva in ogni competizione».
JUVENTUS ED INTER – «Prima di tutto vorrei dire che i paragoni sono diversi e i contesti anche. Quello che è chiaro è che questo club vuole trattenere i migliori calciatori il più a lungo possibile, così è più facile raggiungere gli obiettivi. Sappiamo anche che stiamo vivendo un mondo diverso dopo il Covid e che i club si stanno provando a reinventare».
FAIR PLAY FINANZIARIO – «Non vorrei ripetermi, ma il mondo è cambiato. Sia in Italia che in Europa ci sono regole finanziarie da rispettare. Siamo qui per lavorare insieme e per trovar le soluzioni giuste per vincere nel medio-lungo termine. Vale anche per le operazioni di mercato di gennaio o per la sessione estiva. Siamo tutti consapevoli della situazione che è profondamente cambiata. Nemmeno il calcio sfugge a questo. Dobbiamo saperci reinventarci».
NUOVO DS – «Tanto per essere chiari, non arriverà nessuno, nessuno verrà messo sotto contratto. Il mio ruolo è quello di GM di tutta l’area sportiva, arrivo qui per lavorare con le persone che già ci sono. La mia prima missione è conoscere questi collaboratori per capire i processi e dare il mio contributo, altrimenti la mia presenza qui non avrebbe molto senso. Mi occuperò della gestione dell’area sportiva, di concerto con Dan e Ryan».
AREA SCOUTING – «Ritengo che attualmente sia importantissimo avere un dipartimento scouting molto forte e molto solido. Sono cambiate molte cose, anche a livello di analisi dei calciatori. È fondamentale che ci sia uno scouting forte. Non signfica che già non lo siano, ma che è importante che sia uno scouting della Roma. Servono risorse per avere una banca dati migliore possibile per prendere le decisioni migliori possibile».
OPERAZIONI A GENNAIO – «Ancora una volta, siamo molto attenti sul mercato, lavoriamo intensamente tutti i giorni, c’è anche un lavoro invisibile che permetterà operazioni a medio-lungo termine. Non so dire quante operazioni faremo, quello che posso dire è che stiamo lavorando per poter realizzare le operazioni migliori. Aggiungo una promessa, corro questo rischio: da qui alla fine del mercato sarò disponibile a rispondere a tutte le vostre domande su quanto sia stato fatto e non fatto».
CALCIO OFFENSIVO DI FONSECA – «Ho lavorato con diversi allenatori e vado orgoglioso del fatto di aver collaborato con persone con mentalità diversa, ci sono grandi allenatori che si espongono ad altre filosofie per crescere. Paulo Fonseca sarà il quinto allenatore col quale lavorerò, conosco la sua carriera in quanto portoghese, non nascondo che mi identifico nelle sue idee di calcio, un calcio offensivo e dinamico. Le sue idee sono quelle che vogliamo per il nostro club».