L’ex difensore del Real Madrid oggi in forza al Porto, Pepe, ha rilasciato una lunga intervista all’Espresso di cui vi proponiamo un estratto.
CHAMPIONS LEAGUE – «Se mi immaginavo di vincerne tre con il Real? No, non lo immaginavo. Lo chiedi a uno che fino a 18 anni ha dormito con la madre».
L’ANEDDOTO – «Quando sono arrivato a Madrid, Casillas mi ha detto: “Allora, parli già spagnolo?”. E io: “No, no”. “Beh, guarda, devi imparare”. Qualche anno dopo, quando sono tornato al Porto e l’ho ritrovato, gli ho detto: “Allora, conosci già il portoghese?” E lui: “Eh, un po’ “. Allora mi sono vendicato: “Non basta”».
GLI INIZI AL REAL – «Nel precampionato non parlavo mai, mi allenavo e guardavo gli altri. Una volta in aereo Cannavaro si è seduto davanti a me. L’ho beccato a leggere una rivista e quando ho capito che l’aveva finita, mi sono fatto coraggio e gli ho sussurrato: “Cannavaro, posso avere la rivista?”. Lui si voltò e mi disse tutto serio: “Mi chiamo Fabio”. Mancavano pochi minuti all’atterraggio, non sapevo cosa dire. Mi è sembrata un’eternità”».