Inter, conferenza Conte: «Abbiamo accorciato il gap con la Juve, ma nessuno l’ha colmato»

by Redazione Cronache
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Antonio Conte prepara la gara di domani contro la Juventus, suo passato bianconero:

LA PARTITA – «Una partita tra due squadre che hanno l’ambizione di lottare per vincere e ottenere qualcosa di importante».

FARE BENE DOMANI – «Conta ogni partita. Ci sono punti in palio che sono sempre gli stessi. È inevitabile che la Juventus deve rappresentare un parametro di riferimento perché in questi anni ha stradominato in Italia e quindi una squadra che vuole capire a che livello è ha come punto di riferimento loro».

JUVENTUS FAVORITA – «Non voglio indicare favorite. Dobbiamo avere grandissimo rispetto verso una squadra che ha dominato per nove anni e vuole arrivare al decimo. Il rispetto è il minimo che possiamo avere per quanto hanno fatto, soprattutto perché negli anni passati non c’è stata storia. Noi stessi abbiamo accorciato un po’ nei loro confronti, speriamo di poter fare la stessa cosa anche perché mi ricordo campionati in cui la Juventus ha dato 20-25 punti a tutti e non era una bella cosa».

IL GAP – «Il gap che si è colmato con la Juventus penso che nessuna squadra in Italia possono dirlo. Per nove anni hanno dominato e operato in maniera importante, riuscendo a cambiare, a ringiovanire pur non rinunciando all’esperienza. Anche quest’anno mettono Chiesa, Morata, McKennie e Kulusevski: c’è un grande lavoro e ogni anno cercano di migliorarsi. In Italia lo abbiamo fatto anche noi rispetto al passato, ma non c’è nessuno che ha ancora colmato il gap».

MIGLIORARE – «Nella cattiveria e nell’agonismo, nel sentire il sangue – sportivamente parlando – di una determinata partita e quindi ammazzarla».

VIDAL – «Ha esperienza e storia dalla sua parte per consentirgli di affrontare nella giusta maniera questa partita. Parliamo di un calciatore che ha vinto tanto e giocato in grandi club. Sono sicuro farà bene. Vale anche per gli altri. È’ una gara che va affrontata nella giusta pressione, senza appesantire troppo gambe e testa».

ERIKSEN IN REGIA – «Ho portato un dato di fatto, come prima di me avevano fatto i dirigenti. Dobbiamo cercare di sfruttare tutto il potenziale della rosa, dietro a Brozovic non abbiamo un altro play, quindi stiamo impostando Christian cercando di tirargli fuori il meglio anche in quella posizione. Ha giocato da trequartista, interno e ora da play: avere un elemento con queste caratteristiche può essere utile alla squadra».