Benevento, conferenza Inzaghi: «Per salvarsi serve un’impresa, il Torino ha una squadra da Europa. Ecco come stanno gli acciaccati»

by Redazione Cronache

Il tecnico del Benevento, Simone Inzaghi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Torino.

STATO D’ANIMO – «Non vediamo l’ora di scendere in campo. È una partita difficile da commentare, domenica scorsa abbiamo prodotto un numero incredibile di occasioni da gol senza riuscire a passare in vantaggio né a pareggiare successivamente. Una parentesi da chiudere quanto prima, il calendario ci offre subito l’opportunità di riscattarci ma guai a sottovalutare il Torino che, soprattutto in attacco, ha giocatori di livello assoluto».

ATTACCO – «Dico subito che Iago Falque non può giocare dal primo minuto. Quanto a Insigne, sta recuperando e domani mattina farà un provino decisivo. Ha perso 4-5 allenamenti e questa è una componente che mi porterà a fare delle riflessioni. Ho provato anche Tello sulla trequarti, oltre al solito Improta che ha ricoperto praticamente tutti i ruoli e con buoni risultati. La duttilità dei miei calciatori è un’arma in più».

CENTROCAMPO – «Dobbiamo cercare di recuperare al meglio tutte le energie, cambiare tutto per una sconfitta anche strana sarebbe un grosso errore. Siamo stati penalizzati dagli episodi, per fortuna continuiamo a creare e quindi sono fiducioso. A centrocampo possiamo contare su Nicolas Viola, elemento che ci è mancato per tanto tempo e che si sta avvicinando ad una condizione ottimale».

CALDIROLA – «Mi piacerebbe fosse pronto per giocare dal primo minuto, ma non credo sia ancora nelle migliori condizioni. A inizio settimana ha avvertito qualche dolore, ricordiamo che è reduce da un’operazione delicata e che è rientrato addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Domani andrà in panchina, chi scenderà in campo offre comunque ampie garanzie».

TORINO – «Sono convinto che la squadra farà una grande prova e che si riscatterà subito, ma il Torino non può essere considerata una diretta concorrente. Ha un organico da Europa League e il centravanti che disputerà l’Europeo con la Nazionale. Occorrerà massima attenzione, ma i granata non hanno nulla a che vedere con la zona retrocessione. Il cambio di guida tecnica rappresenta un vantaggio per loro. Mi dispiace per Giampaolo, un amico e uno dei migliori allenatori del campionato italiano. Allo stesso tempo faccio un grande in bocca al lupo a Nicola. Io penso alla mia squadra: giochiamo in casa e, pur senza tifosi, ci teniamo a chiudere alla grande un ottimo girone d’andata».

TREND NEGATIVO – «La Serie A è questa, ho sempre predicato equilibrio. Passare da sicuri retrocessi a qualificati in Europa non fa bene a nessuno. Per salvarsi occorrerà un’impresa, prima ce ne renderemo conto meglio è. Le dirette concorrenti hanno storia, blasone e organico di livello. Ci rimboccheremo le maniche, pronti alla battaglia senza mai tirarsi indietro. Vogliamo vincere il nostro scudetto, anche a costo di conquistare il punto decisivo all’ultimo minuto dell’ultima partita».