Carlo Ancelotti, tecnico dell’Everton, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Radio Deejay. L’allenatore svela un curioso particolare sulla sua carriera oltre a soffermarsi sul calcio attuale influenzato dalla diffusione del Covid-19.
LA RIVELAZIONE – «Non avevo ancora iniziato ad allenare ma Moratti mi invitò nel suo ufficio, ero l’assistente di Sacchi e Moratti mi chiamò prima di Reggio. Poi optarono per Hodgson. Moratti fu molto gentile con me. Solo quella volta mi ha chiamato l’Inter. Ero interista da piccolo. Sono rimasto interista fino a 13-14 anni, il mio idolo era Mazzola. Poi sono andato a Roma e sono diventato romanista. La mia storia da tifoso è varia. Ma ci sono squadre a cui sono rimasto legato come Roma e Milan».
CALCIO ATTUALE – «Il calcio è cambiato con la pandemia, non puoi esultare anche perché c’è sempre il check per ogni gol fatto subito. Quando fai gol sai che c’è e devi aspettare che il quarto uomo dico ‘completed’ ed è un ritardo di 30-40 secondi e non ne vale più la pena. Nel campionato inglese non ci si annoia e anche giocare contro le piccole è difficile. Ora guardo le partite come tutti a casa visto che non si può andare da nessuna parte».