In occasione del compleanno di Gianluigi Buffon, l’ex allenatore Nevio Scala ha raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport l’esordio del celebre portiere. Scala rivela alla rosea degli aneddoti e delle curiosità sul giovane Buffon quando nel bel mezzo di un Parma-Milan del 1995 ha lasciato tutti di stucco vista anche la sua età.
IL RICORDO – «Intanto gli faccio gli auguri per il 43° compleanno e poi adesso andrò a rivedermi quella famosa partita, anche se ce l’ho ben scolpita nella memoria. Azzardai parecchio mandandolo in campo dal primo minuto, giocavamo contro il Milan di Fabio Capello, era una sfida al vertice della Serie A, mica un’amichevole. Accadde questo: il titolare era Luca Bucci che s’infortunò, il suo vice era Alessandro Nista e dunque doveva toccare a lui. In settimana, però, durante gli allenamenti, io e il preparatore dei portieri Enzo Di Palma ci accorgemmo che Gigi, che era il terzo portiere, era insuperabile. Lo bombardammo di tiri e nessuno riusciva a fargli gol. Tenete presente che in quel Parma, a calciare in porta, c’era gente come Stoichkov e come Zola, non giocatori qualunque ma autentici campioni. Eppure Buffon parava tutto. A quel punto, al sabato, dopo l’allenamento di rifinitura, decisi che avrebbe giocato lui. Lo presi da parte e gliene parlai. Mi rispose: ‘E che problema c’è?’. Aveva la spensieratezza e l’incoscienza che si hanno a diciassette anni».