L’allenatore del Benevento, Filippo Inzaghi, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla trasferta contro l’Inter.
VIOLA – «Ha dimostrato di star molto bene già contro il Torino, gli ho chiesto uno sforzo disumano ed è uscito dal campo visibilmente stanco. In questa settimana ha lavorato alla grande, ci sono tutti i presupposti per dargli ulteriore minutaggio anche sabato sera. Potrebbe esserci una staffetta con Schiattarella, guarito dal Covid ma non ancora la 100%. Sono sereno, chiunque andrà in campo darà un valido contributo».
INTER – «Ha una rosa da Champions League e sono i favoriti per lo scudetto. Siamo consapevoli che servirà una partita perfetta, senza snaturarci e provando a rispondere colpo su colpo. Siamo convinti di poter fare la nostra bella figura anche a San Siro, ma è chiaro che Lukaku è un attaccante che fa la differenza. Insieme a Ibra è il più forte in assoluto e sposta gli equilibri».
GLI EFFETTI DEL MERCATO – «Depaoli è un ottimo giocatore, un prospetto giovane di cui avevamo bisogno in attesa del rientro di Letizia. Può fare il quinto, il terzino ma anche la mezzala. La sua duttilità tattica è un’arma fondamentale, dovrà inserirsi nei nostri meccanismi e sono convinto che ci sarà una grossa mano».
SALVEZZA – «Il nostro obiettivo è arrivare quanto prima a 40 punti e siamo ancora molto lontani. Abbiamo 8 punti di vantaggio, ma chi è sotto di noi è intervenuto sul mercato e altre hanno un organico di altissimo livello. Io guardo in casa mia, consapevole che il girone di ritorno è tutt’altro campionato. Ringrazio anche la società che, come sempre, non si è fatta cogliere impreparata».
CONTE – «Antonio è un grande allenatore, con lui ho un ottimo rapporto ed è stato mio compagno di stanza. Lui e mio fratello sono fonte di ispirazione per chi fa il mio lavoro, è un vincente e ha meritato tutto quello che ha costruito nella sua carriera. Sarà un peccato non vederlo in panchina».
ACCIACCATI – «Iago Falque non è pronto, Insigne invece sta meglio».
SAN SIRO – «È uno stadio che mi ha regalato notti magiche e sensazioni uniche, purtroppo tutto perde sapore quando gli spalti sono vuoti e non ci sono spettatori. Il mio ricordo, però, è sempre indelebile e ringrazierò a vita i tifosi che mi hanno fatto sentire speciale».