Diego Milito, leggenda dell’Inter del 2010 – capace di vincere Champions League, campionato e Coppa Italia – è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:
INTER-JUVE – «L’Inter farà bene a dimenticare la vittoria di due settimane fa. Meritatissima, frutto di un’ottima prestazione, ma la Juve è una grande squadra. E le grandi squadre imparano sempre dopo una sconfitta. Questa poi è una competizione diversa: lo scontro è su 180 minuti, in campo si ragionerà anche su questo. La Coppa Italia è un trofeo importante, che le squadre hanno l’obbligo di provare a vincere. Inoltre, fu il primo trofeo vinto nel 2010, ci diede la spinta per vincere il resto».
SCUDETTO – «Penso possa essere davvero l’anno dell’Inter. Ha tutto per esserlo: c’è una buona rosa, una buona difesa, due grandi attaccanti come Lukaku e Lautaro e un giocatore come Sanchez in grado di aggiungere qualità. Sono sorpreso dal Milan, ma lotterà fino alla fine. E poi ha Ibrahimovic: è un grande campione che ha avuto la bravura di “conservare” il suo corpo a un livello altissimo».
LUKAKU-IBRA – «La carriera parla per loro, non è un episodio che può rovinare tutto. Quelle cose possono accadere in campo. Capitava anche a me di essere provocato, ma la reazione non si può mica prevedere: dipende da quel che ti passa per la mente in quel momento. Sì, forse hanno un po’ esagerato».
MORATA – «È il completamento ideale di Cristiano Ronaldo. Alvaro mi piace, è un attaccante che sa fare tante cose, non pensa solo al gol».
LAUTARO – «Lui è straordinario e lo sta dimostrando. Tempo fa dicevo che avrebbe dovuto migliorare nella gestione dei cartellini: ecco, l’ha fatto. Di lui mi piace la capacità di stare dentro l’area di rigore, mi piace come sente la porta avversaria. Ha una buona testa, un buon approccio al lavoro. Non perda l’occasione di crescere vicino a Lukaku. Credo che il belga migliori chi gli gioca vicino».
PIRLO – «Ha un grande merito: ha saputo indirizzare la squadra dopo le prime difficoltà. Lui è riuscito a trasmettere la stessa calma che trasferiva ai compagni quando giocavano al suo fianco. Ha tutto per diventato un top allenatore, dopo esser stato un top player. La Champions? La Juve compete per vincere quel torneo, non ho dubbi. È decisiva la cura dei particolari, ma questo Pirlo lo sa già».
ERIKSEN – «A ma piace come calciatore, in assoluto. Ha tanta qualità che può far comodo all’Inter, a prescindere dalla posizione».