Il 2024 è l’anno della rivoluzione della Champions League. Addio alla fase a gironi, ci sarà un gruppone unico con partite di sola andate: saranno minimo 10 e massimo 17 per le due che arrivano in finale. Un torneo che assomiglia vagamente alle leghe americane: il progetto dell’Uefa è pronto e La Gazzetta dello Sport ha svelato tutti i dettagli.
Le novità
La prima è l’aumento delle squadre, che passano da 32 a 36 così da accontentare le società, che chiedono di giocare più partite. Il rischio è di assistere a tante partite inutili o dall’importanza modesta, che potrebbero ridurre il fascino della coppa dalle grandi orecchie. Non è ancora stato scelto il criterio per scegliere le 4 squadre in più: possibile, se non probabile, che vengano decise dai playoff. Questo sarà un tema controverso, visto che i Top-5 campionati sognano di avere 5 club in Champions e dal 2024 potrebbe essere possibile.
Il girone unico
36 squadre, ma solo 10 partite di sola andata per ognuna: 5 in casa e altrettante in trasferta. I club saranno divisi in 4 fasce in base al ranking Uefa. Ad esempio, se prendiamo una squadra di prima fascia, giocherà 2 partite contro altre della stessa categoria, 3 contro quelle di seconda e terza fascia, 2 contro quelle che fanno parte dell’ultima. La misura è sempre la stessa, a prescindere dalla fascia: 2-3-3-2. Questo, inoltre, dovrebbe essere l’unico sorteggio che resterà: rispetto al presente, è davvero un cambiamento epocale.
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È un compromesso studiato tra le esigenze di botteghino e la volontà di assistere comunque a partite equilibrate. 4 partite in più rispetto all’attuale fase a gironi: dal punto di vista economico, un affare per chi ci entra. A livello di calendario, lo spazio per 4 partite in più c’è: anni fa, quando la Champions League prevedeva due fasi a gironi e poi i quarti, si giocavano proprio 17 partite.