Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa in vista della sfida contro il Napoli.
DOPPIO IMPEGNO -«Penso che sia il modo migliore affrontare il Napoli prima del Real. Così possiamo non pensarci troppo e pensare alla gara di campionato».
SETTIMANA -«Ci siamo dovuti riabituare un po’, ci voleva. Abbiamo fatto una buona settimana per poter recuperare tutti al meglio. Adesso torniamo a giocare quattro partite di fila una dietro l’altra, ritorniamo nell’agonismo del campionato».
ROSA -«Cerchiamo sempre di mandare in campo la miglior formazione, al netto di acciacchi e fatiche. Sarà così anche domani, dopo penseremo al Real. Stiamo tutti bene, l’unico problema è Maehle. Ha preso una contusione sulla gamba, non so se riusciremo a recuperarlo per domani. Hateboer non ci sarà, il resto ci siamo tutti. Le condizioni di Hateboer? Non credo possa recuperare prima di aprile. La Champions è una competizione difficilissima, si sono visti anche i risultati. C’è grande equilibrio, le partite sono più giocate rispetto al campionato. Lo sappiamo, poi incontreremo la più titolata al mondo. Chi gioca in quelle squadre è un giocatore di altissimo livello».
NAPOLI -«Mi aspetto un buon Napoli. Il Napoli è una squadra forte, con dei valori. Il fatto che abbiamo giocato due partite molto recenti ti dà qualcosa in più, sono state due buone partite. Domani sarà una terza gara, ma si ripartirà da capo. Noi abbiamo la voglia di far bene in campionato, la classifica è molto corta. Non sarà una partita decisiva, ce ne saranno altre quindici. Iniziano ad essere partite importanti».
INFORTUNI -«A turno sta riguardando tutte le squadre, anche il Napoli ha avuto sfortuna in un certo momento. Poi vedremo domani visto che stanno recuperando parecchi elementi. Quando hai giocatori forti fuori qualcosa ti manca».
MURIEL-ZAPATA– «Un po’ di idee ce le ho. Io vi suggerirei di controllare le statistiche di Muriel, ne ha fatte 29. Lui partecipa sempre, a parte il minutaggio. È un giocatore che viene impiegato sempre, forse dopo Zapata il più impiegato».
COSTRUZIONE DAL BASSO – «Non è una moda, molte squadre hanno cambiato il loro modo di pressare alto. Se riesci ad uscire con un disimpegno ti crei lo spazio, il rovescio della medaglia è che diventa rischioso se perdi palla. Ognuno fa i suoi conti. Bisogna farlo bene, se riesci a uscire ottieni dei vantaggi. C’è una ricerca, che non è una moda ma un’esigenza. Ultimamente si vedono squadre che attaccano alto, proprio per questo motivo. Devi sapere fare un po’ tutto. Devi saper giocare anche sulla palla lunga».
ANALOGIE – «È cambiato il mondo, l’analogia esiste perché lo scorso anno abbiamo affrontato Roma e Valencia. Ora Napoli e Real Madrid. Però stiamo a caricarci noi, a giocare in un ambiente diverso. Abbiamo giocato il mercoledì col Valencia, ma anche il sabato con la Roma c’era un gran momento di entusiasmo. Molti hanno indicato quella partita come gara che ha fatto esplodere il contagio, nessuno immaginava tutto ciò».