Non ci si potrà spostare da una regione all’altra fino al 27 marzo. Questa dovrebbe essere la più importante novità del nuovo decreto legge in merito all’emergenza pandemica. Rimangono comunque le deroghe per motivi lavorativi o situazioni di necessità, ossia di salute. Ci vorrà però la classica autocertificazione. Sarà inoltre consentito il rientro alla propria residenza.
Provvedimenti
Fino al 5 marzo è in vigore l’attuale Dpcm che permette, in ambito regionale nelle regioni gialle e comunale in quelle arancioni, di recarsi «verso una sola abitazione privata abitata», una volta al giorno e prima del coprifuoco delle 22. Nelle regioni rosse non dovrebbe essere possibile andare a trovare amici e parenti. Come riportato da Money.it, dovrebbe restare la suddivisione in fascia, dopo il no delle regioni a finire tutte in zona arancione. La classificazioni del territorio in base all’indice di contagiosità del virus avrà un peso anche sulle riaperture. Se per teatri, cinema e musei il ministro alla Cultura Dario Franceschini ha chiesto al Cts un incontro per discutere delle misure di sicurezza come biglietti nominativi, tracciabilità delle persone e l’obbligo della mascherina FFP2, per piscine e palestre, invece, si dovrebbe scegliere la strada del rigore, confermando la chiusura, ad eccezione delle zone bianche.