Luis Muriel, attaccante dell’Atalanta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Real Madrid.
MOMENTO – «Sto vivendo questo momento con molta allegria e serenità, giocare contro il Real Madrid è sempre prestigioso. Credo che per affrontarli dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo a disposizione, è l’unico modo per fare grandi prestazioni. Col Siviglia abbiamo vinto 3-2 in casa facendo una grande partita e nel momento in cui loro erano in grande forma. Se si dà tutto e si crede nelle proprie caratteristiche si può vincere contro chiunque. Giocando come sappiamo possiamo competere ai massimi livelli. Non cambia niente se entro alla fine, cerco sempre di aiutare la squadra. Il nostro gioco ha una forte identità, ma il mister mica ci obbliga a fare una cosa sola. Abbiamo fatto tanti gol grazie ad azioni personali di singoli giocatori. Ogni volta che c’è la possibilità faremo anche tipi di giocate personali».
REAL MADRID – «Sarebbe stato da pazzi non guardare le loro ultime partite. Dobbiamo stare attenti e capire che squadra affronteremo. Il Real non smette di essere una grande squadra se ha tanti infortunati. Daremo il meglio, credo che non cambia nulla nonostante gli infortuni. Ha vinto le ultime partite, la storia del Real parla chiaro: quando non gioca bene in campionato poi arriva in Champions e tira fuori il coniglio dal cilindro. Sarà una partita da giocare contro una grande squadra».
UOMO ASSIST – «In tutta la mia carriera ho fatto tanti assist, mi ricordo anche l’ultima stagione a Genova con la Sampdoria. Non ricordo quanti assist, ma sono stati tanti. Anche la prima Udine. Giocando con un po’ di libertà ho sempre a disposizione l’altro attaccante da poter servire, poi noi abbiamo tanti giocatori che arrivano in area di rigore, c’è sempre una possibilità in più. È un punto di forza, fare assist può dare qualcosa in più».
STADIO VUOTO – «A noi toglie tantissimo. Non poter assistere a questi grandi eventi è una gran delusione per il pubblico, questi momenti si devono condividere con loro, sono stati accanto a una squadra che per tanti anni ha lottato per posti meno prestigiosi, mi dispiace non giocare coi tifosi. Speriamo di averli di nuovo con noi».