127 milioni di euro. Centoventisette. Meglio scriverlo in lettere, fa più effetto. A tanto ammonterebbe, secondo la Gazzetta dello Sport, la svalutazione della rosa del Napoli in caso di mancata qualificazione alla Champions League. Considerato il momento complicato in campionato e il 2-0 subito nell’andata dei sedicesimi di Europa League dal Granada, le chance di partecipazione alla massima competizione europea nella prossima stagione si stanno allontanando. È possibile che il club possa mettere mano alle riserve per coprire il passivo di bilancio. Il flop sul campo si accompagnerebbe anche a uno finanziario, perché star fuori dalla Champions non solo significherebbe rinunciare a circa 50 milioni di premi e sponsor, ma potrebbe anche avere ripercussioni sul mercato.
Svalutazione
È difficile, infatti, che la società possa chiedere altri 80 milioni per Koulibaly, come successo nella scorsa estate, così come non potrà esigere più di 40 milioni per Fabián Ruiz, valutato 60 pochi mesi fa. Meret, pagato 30 milioni, sta giocando poco e rischia di non essere nella lista di Mancini per gli Europei. Il Napoli, poi, dovrà fare una stima dei mancati introiti dovuti alla pandemia. Per questo nessuno in società sembra abbia un posto garantito per la prossima annata. Non ce l’ha Gattuso, su cui aleggiano sempre delle voci di esonero, e neppure il direttore sportivo Giuntoli. Secondo il quotidiano locale Il Mattino, infatti, il dirigente potrebbe essere sostituito dall’ex d.s della Roma Petrachi. Eppure non è tutto perduto. La zona Champions è distante quattro punti e c’è ancora la partita con la Juve da giocare, ma non si può più sbagliare, perché Lazio, Roma e Atalanta non hanno intenzione di fermarsi.