Protagonista di una delle squadre più in forma dell’ultimo periodo, il Genoa, Mattia Perin si è raccontato in un’intervista al quotidiano genovese Il Secolo XIX. Il portiere di Latina è estremamente attaccato al club rossoblù: «Sono orgoglioso di far parte della storia del club. Ho trascorso l’85% della mia carriera in rossoblù, è parte della mia vita: d’altronde sono qui da quando avevo 16 anni». L’estremo difensore, infatti, dopo essere cresciuto nel Grifone ha vissuto due esperienze in prestito, rispettivamente a Padova e Pescara, e una parentesi lunga un’anno e mezzo alla Juventus, intervallata dal primo lungo blocco tra i pali del Genoa. Poi il secondo ritorno al Marassi: «Sono felice di essere tornato un anno fa. Era una bella sfida, felice di averla accettata».
I successi recenti passano soprattutto per il lavoro svolto da Davide Ballardini, anch’egli propenso a salutare e riabbracciare Genova con una certa frequenza: «Ci siamo parlati, lo ha detto anche Badelj: se avessimo continuato così saremmo retrocessi a febbraio. Anche grazie all’aiuto del mister, siamo passati dall’essere un gruppo di individualità a una squadra vera e propria. Oggi non abbiamo paura di affrontare le prime della classe». Infine un passaggio sul prossimo avversario, che cade a pennello, proprio l’Inter prima in classifica: «È una sfida tremenda, ma non partiamo di certo battuti. Affrontare Lukaku è un grande stimolo».