L’Inter di Antonio Conte si mantiene al vertice della Serie A, e il suo leader Romelu Lukaku fa sempre di più la differenza. I numeri sono impressionanti, ma non ci concentriamo solo su quelli. Certo, non si può non considerare i 59 gol in 82 presenze con i nerazzurri. Ma non sono solo i gol a fare di Lukaku l’attaccante al momento più determinante del nostro campionato. La sua fisicità l’abbiamo ormai compresa: 93 kg per 191 centimetri fanno del belga uno dei centravanti più fisici della Serie A. A impressionare tutti è invece un’altra caratteristica, ossia la sua velocità. Il terzo gol nel derby col Milan e quello realizzato dopo un minuto ieri col Genoa sono solo 2 esempi. Ricorderete molto bene anche l’accelerazione con la quale siglò la rete del 5 a 0 contro lo Shakhtar in Europa l’anno scorso. Ma queste sono tutte qualità di un grande attaccante e trascurano il suo lavoro in fase di impostazione. Qualsiasi costruzione, che provenga dal basso o da un lancio lungo, vede Romelu accentrarsi e fare da sponda a un centrocampista, per poi sfoggiare la velocità con la quale recupera la posizione. E quei palloni fondamentali Lukaku non li perde mai. Aiuta la costruzione dell’azione a centrocampo come fa Ibra al Milan, segna quasi quanto Ronaldo con la Juve. Col Genoa oltre al gol fa un altro assist, fanno 6 in campionato, che dimostrano come segna e fa segnare. Fisicità, potenza, velocità e spirito di squadra fanno del belga un attaccante devastante, capace di mettere in difficoltà qualsiasi difesa.