Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari.
SALTO DI QUALITÀ – «Sicuramente la gara col Cagliari può essere spartiacque, dovessimo fare risultato e vincere, al 90% saremmo salvi e a quel punto puoi pensare anche a toglierti le altre soddisfazioni che ci meritiamo. Spero che anche i ragazzi capiscano l’importante della partita, se ripetiamo la gara con la Lazio dal punto di vista dell’aggressività e della determinazione è molto più semplice che arrivi un risultato positivo. Io sono molto fiducioso, abbiamo avuto pochi giorni per preparare la partita: siamo un po’ in emergenza difensiva, ma anche con la Lazio Mbaye e Di Silvestri hanno disputato una grande partita. Domani mancherà anche Danilo e sono curioso di vedere Antov come se la cava. Sappiamo le qualità del Cagliari che dal centrocampo in su hanno giocatori che possono metterci in difficoltà, ma noi andremo lì e giocheremo per vincere».
ANTOV – «Ancora non capisce bene l’italiano, io parlo in serbo e lui capisce, così come io capisco il bulgaro. È un ragazzo sveglio, intelligente, sicuramente il calcio italiano è diverso da quello bulgaro, ci sono molti meno spazi e tempi per ragionare. Non è ancora pronto, quello sì. Ma è un ragazzo che impara in fretta e sono curioso di vederlo domani. Mi piace come giocatore, questo sì, ma certo deve crescere ancora tanto».
FORMAZIONE DI DOMANI – «Non lo so. Non so chi giocherà domani, Schouten ha sempre giocato e ultimamente era stanco, è un po’ scombussolato visto l’elevato minutaggio. Tra domani e domenica giocherà sicuro, quando sta bene di testa è un titolare per noi. Dominguez-Svanberg hanno fatto bene contro la Lazio e a centrocampo non abbiamo problemi, li abbiamo in difesa. Forse recuperiamo Dijks e Medel ma per la panchina».
ORSOLINI-SKOV OLSEN – «Dipende, per me sono entrambi titolari. Skov ha 20 anni, viene da un’altra mentalità e credo molto in lui, ha qualità e ha scelte. Dobbiamo farlo crescere. Io non mi arrabbio se uno sbaglia ma se entra senza attributi. Avendo tre partite in una settimana tutti avranno la possibilità di giocare. O gioca domani o domenica».
AGENDA – «Rimango un po’ in Sardegna. Vado a vedere come sta il giardino, se sono arrivati i ladri… Anche ieri ho litigato col mio giardiniere perché quando arrivo il mio giardino è tutto giallo e gli altri sono verde e non so come sia possibile. Per questo motivo ho deciso di cambiarlo».
SANREMO – «Torno con la squadra, io torno sempre con la squadra. Anche quando gioco a Roma e il giorno dopo c’è giorno libero io torno con la squadra e poi vado a Roma. Non so quanti allenatori lo fanno ma io lo faccio perché è giusto, è importante dare l’esempio. Giovedì mattina ci sarà allenamento e poi dopo andrò a Sanremo. Non è certo un tour de force».
IBRA INFORTUNATO – «Mi dispiace si sia fatto male, ho visto. Da Bologna a Sanremo sono quattro ore e mezzo/cinque ore. Avrei dovuto prendere l’elicottero ma mia moglie ha paura e quindi andremo in auto. Quindi prove non le posso fare per il nostro duetto ma non ne ho bisogno, il mio secondo mestiere è il cantante anche se non so se avrò recuperato la voce. Giovedì avrò qualche difficoltà, non potrò dare il mio meglio dal punto di vista canoro, ma vabbé… Canteremo meglio se vinciamo».