Ecco le prime parole del tecnico ducale:
«Arriviamo da due partite in cui l’aspetto positivo è che abbiamo finito in crescendo a livello fisico, dove abbiamo mostrato di essere vivi ma il rammarico è che se avessimo raccolto quattro punti non avremmo rubato nulla, e staremmo parlando di una classifica, deficitaria, ma diversa, soprattutto per il morale dei ragazzi e dell’ambiente. Bisogna guardare avanti, analizzare il fatto che lo Spezia aveva surclassato il Milan, credere nel nostro potenziale e nelle qualità, e ragionare sugli errori che non ci stanno permettendo di portare a casa il risultato. Alla lunga e nell’immediato dobbiamo capire che non ce lo possiamo più permettere».
GOL PRESI – «Una problematica ce la siamo tolta perché in queste due partite abbiamo fatto due gol sia con Udinese che con lo Spezia, e abbiamo creato altre situazioni e anche con lo Spezia potevamo andare sul 3-1. E’ importante, a volte basta un aspetto negativo in un momento in cui le cose non vanno benissimo, e dobbiamo cercare di sfruttarlo. Quando c’è la possibilità di ammazzare la partita dobbiamo farlo, in questo momento l’avversario anche stando sotto 2-0 è convinto di poter recuperare. E’ una qualità che noi avevamo, spesso e volentieri quando si passava in vantaggio si poteva stare lì giorni a non prendere gol. Dobbiamo cambiare questo aspetto, sacrificarsi per il risultato, e parlo per tutti, anche per i giocatori che hanno qualità tecniche, fisiche e di qualità».
LO SPEZIA – «Italiano ha parlato di un risultato di pareggio corretto, ognuno può dire la propria e se si vedono i numeri vanno commentati non solo quando ci convengono i meno. Detto questo, è poco importante. Più che la loro pressione, che hanno portato dal primo tempo, con il loro modo di giocare eravamo avanti di due gol. L’inspiegabile è che si sia subito gol su un cross dove abbiamo pulito l’area e in una giocata importante di Maggiore abbiamo subito il gol dove il senso di pericolo non c’è stato. In una palla messa così i difensori devono avvertire il pericolo e non c’è stato. Quando si ha qualcosa tra le mani magari entra il discorso del timore di perderla, lo dimostra che sul 2-2 indipendentemente dal fatto che ci siamo messi a cinque, perché sapete benissimo che con gli attaccanti quando la sfiga deve vedere ci vede benissimo, con la sfortuna che si accanisce sul reparto d’attacco, a livello mentale le giocate arrivano. Dobbiamo essere bravi a giocare tutta la partita allo stesso modo, indipendentemente dal risultato, che siamo sopra o sotto. Per questo ci vorrà un risultato positivo, e dobbiamo fare ogni cosa per farlo a prescindere dal risultato».
SITUAZIONE TORINO – «Non mi piace entrare nelle circostanze altrui, però penso bisogna ragionare allo stesso modo per tutti. Quando non c’ero, il Parma e altre squadre sono andate a giocare con molti positivi. C’è una pandemia, è chiaro che va curata una sicurezza nazionale ma credo che spesso nel campionato italiano ci siano differenze. Ripeto, senza entrare nel caso specifico del Torino. Il Parma ha giocato a Udine con un numero di positivi elevato. Merito al Parma di questo atteggiamento. Ripeto, non mi piace entrare in situazioni altrui, ma credo che sia giusto che ci sia uguaglianza sul come comportarsi in queste cose».
TORINO FERMO – «Io dico che sicuramente se ci si comporta in maniera diversa, non dico si falsi un campionato, ma ci si comporta in maniera diversa. Il Genoa ha scontato una volta il rinvio, sicuramente quello può influenzare una classifica. Il comportamento deve essere uguale per tutti, e non sta accadendo. E non parlo del Torino, è una situazione generale».
PELLÈ E INGLESE – «Con Inglese e Pellè non lavoriamo quotidianamente, sono rientrati part-time. Va considerato il percorso. Graziano veniva da un periodo di inattività, ha iniziato e ha avuto un infortunio. Roberto è stato fermo per molto tempo. Bisogna ragionare su Karamoh e Mihaila, entrambi hanno avuto difficoltà nella partita, va ragionato su tutti. Numericamente davanti abbiamo qualche difficoltà. Però a Spezia, senza le convocazioni di Inglese e Pellè, siamo passati in vantaggio. Non mi piace crearmi alibi di assenze e infortuni, ma è chiaro che avere alternative nella gestione della gara, perché poi si possono discutere i cambi e dove non hai la possibilità di sostituire gli attaccanti con attaccanti è normale si possano avere caratteristiche diverse in chi entra. In passato anche con assenze importanti si sono fatte prestazioni importanti, e lo dimostra la gara con l’Inter dell’anno scorso».
LAVORO LIVERANI – «“Mai e poi mai giudicherei l’operato di uno staff non mio. Mihaila è arrivato con una pubalgia, quando sono arrivato io ha giocato con l’Atalanta e gli strascichi se li è portati avanti per molto, così come quando ha fatto benissimo con la Lazio. Credo che sta dimostrando di essere importante ma deve migliorare, ha creato tantissime occasione ma deve concretizzare di più. Come sta crescendo anche Karamoh. Sono problematiche che si porta dietro anche oggi, post gara ci ha messo 48 ore a recuperare. Vive molto di strappi, bisogna essere bravi a gestirli perché stanno facendo bene ma non si devono fare male. Devono essere prestativi domani sera, ma poi si gioca dopo poco. Si ragiona su tutto».