Dopo la vittoria per 3-1 contro la Lazio, l’allenatore della Juventus Andrea Pirlo si è espresso ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole:
LA PARTITA – «Abbiamo cambiato qualcosa anche per le tante assenze. I giocatori mi hanno dato una grande disponibilità, per cui devo fare loro i complimenti, in particolare a Danilo e Bernardeschi. Era talmente importante la partita che avevo bisogno di giocatori che desiderassero fortemente l’obiettivo nonostante le assenze. Non avevo dubbi sulla qualità dei giocatori perché so di avere grandi calciatori e grandi uomini».
RIENTRI – «Tutti sono importanti, Cuadrado si allena con la squadra da due giorni e Bonucci da un giorno. Il rientro di questi calciatori è fondamentali perché ci dà compattezza e poi perché sono giocatori importanti. Era talmente importante la partita che avevo bisogno di giocatori che desiderassero fortemente l’obiettivo nonostante le assenze. Non avevo dubbi sulla qualità dei giocatori perché so di avere grandi calciatori e grandi uomini».
RONALDO – «Con Cristiano ci siamo messi d’accordo durante la settimana. Veniva da 8 o 9 partite consecutive, per cui aveva bisogno di riposare».
CHIESA – «Ci aspettavamo che fosse così com’è ora. E’ un giocatore fondamentale per il nostro gioco, sa ricoprire il ruolo in entrambe le fasce, sa puntare l’uomo. Ogni tanto si assenta perché non alza la testa o perché protesta, ma è giovane e può solo migliorare. Non deve montarsi la testa e lavorare giorno dopo giorno per diventare un campione».
PARAGONI CON CONTE – «Il fatto che abbiamo un punto in più rispetto alla Juve di Conte spero che sia di buon auspicio. Guardiamo al presente e al futuro, non al passato. Ora siamo indietro in classifica, prima eravamo punto a punto con il Milan. Nonostante sia un campionato diverso, la strada è ancora lunga, lavoriamo ogni giorno per approfittare di eventuali passi falsi delle avversarie».
PORTO – «Con il Porto sarà una partita talmente importante da non poter essere mai rilassati. Oggi abbiamo subito gol per un errore individuali ma mi è saltato all’occhio come abbiamo recuperato con determinazione e coesione».
RABIOT – «Rabiot sfrutta solo il 70% delle sue potenzialità, lo devo spingere io a calciare in porta perché non è consapevole del tiro che ha».
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