Mauro Tassotti conosce molto bene cosa si prova ad indossare la maglia del Milan. Prima da giocatore insieme a Franco Baresi, Paolo Maldini e Alessandro Costacurta, in uno dei reparti arretrati più iconici della storia del calcio. Poi in panchina come vice di Carlo Ancelotti e Allegri. In poche parole, una bandiera dal cuore rossonero. Adesso fa da vice nella nazionale Ucraina ad un certo Andriy Shevchenko, ma ha sempre tempo per parlare di Milan. Queste alcune delle sue frasi raccolte da La Gazzetta dello Sport:
VIETATO MOLLARE: «Credo che il Milan debba ritrovare brillantezza. Per molto tempo la squadra di Pioli ha giocato meglio di tutti. Quando stai bene ti riesce tutto, poi parte una serie negativa, una catena. Ma senza il rendimento speciale dell’Inter, il Milan sarebbe ancora lì: non deve abbandonare l’idea di lottare per lo scudetto, perché se lo fa il Milan devono farlo anche gli altri. Penso alla Juve: neanche la squadra di Pirlo può farlo».
ZLATAN: «Ibra ha quasi quarant’anni, a quell’età uno è libero di gestirsi. E stiamo parlando di un superprofessionista. Qualcuno vedendolo al festival può infastidirsi, ma è anche infortunato. Non avrebbe potuto giocare lo stesso, quindi ora l’importante per il Milan è guardare alle prossime partite e recuperare in fretta lui e altri uomini chiave».
EMERGENZA INFORTUNI: «C’è stata una lunga sequenza di infortuni e un passaggio a vuoto era prevedibile. Soprattutto chi ha tirato la carretta a lungo ha pagato gli sforzi: penso a Calhanoglu o a Theo che magari in qualche partita sono stati al disotto delle aspettative. Ci avevano abituati a standard alti, una flessione ci sta. E poi c’è Ibrahimovic, che è tornato da tanti infortuni. Parliamo di un uomo che pesa quasi cento chili. Non è semplice rientrare subito al top».