Da tempo tiene banco al Milan la questione legata al rinnovo di Gianluigi Donnarumma, in scadenza di contratto a giugno. Un personaggio che ha molto potere in questa situazione è ovviamente Mino Raiola, procuratore che sta mettendo molta pressione (e timore) ai rossoneri.
L’italo-olandese, infatti, chiede per il suo assistito un prolungamento di un anno, massimo due, e un ingaggio di 10 milioni. La dirigenza del Diavolo concederebbe solo 8 milioni al portiere, con la forte preoccupazione, quindi, di perderlo a fine stagione.
Non è questo però l’unico affare presente sul tavolo, per cui è bene analizzare anche gli altri. Raiola infatti cura gli interessi anche di Alessio Romagnoli: il capitano percepisce 3,5 milioni all’anno, ma le richieste sono di un rinnovo per 4 milioni e l’aggiunta di una clausola rescissoria. L’ex Samp vedrà il suo accordo scadere a giugno 2022 per cui c’è più tempo, ma occhio a non ridursi all’ultimo come per l’estremo difensore azzurro.
Anche Ibrahimovic è un rossonero seguito da Raiola, ma qui dovrebbe essere più semplice la trattativa, con il rinnovo quasi al raggiungimento. Inoltre Maldini & co. avrebbero puntato gli occhi su alcuni giovani olandesi, i talentuosi Malen e Moadu di PSV e AZ Alkmaar; dire chi è il procuratore di questi due a questo punto sembra abbastanza superfluo.
Tutti fattori che complicano la situazione legata a Donnarumma e che dimostrano come tutto sia retto da una serie di equilibri molto fragili.
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