Nonostante la recente eliminazione in Champions contro il Real Madrid, è positivo il bilancio che Gian Piero Gasperini in questa sosta. La sua Atalanta sta volando in campionato ed è terza in classifica a pari merito con la Juventus. L’allenatore dei nerazzurri ne ha parlato in un’intervista all’Eco di Bergamo.
MERCATO – «Sono relativamente soddisfatto. Ma rispetto alla stagione scorsa siamo sicuramente più avanti, le idee sono molto chiare. Diciamo che le idee sono sul tavolo. E non voglio più sentire che “è difficile migliorare”, perché tutto si può migliorare. Certo, a questo livelloè difficile farlo se pensi alle scommesse su degli sconosciuti. Servono giocatori pronti, magari che conoscono il campionato. E non si può fare confusione. Sul piano numerico serve avere equilibrio in tutti i reparti».
VALORI – «La squadra ha un nocciolo duro molto solido, e c’è la possibilità di migliorare passando dalla programmazione. Non servono gli arrivi last minute, non sono funzionali. Le operazioni giuste sono Romero e Maehle presi in anticipo, i Pessina».
SCUDETTO – «Pensiamo alla nostra dimensione. Si giocava per la salvezza, poi per restare tra le prime dieci, adesso siamo lì con le big. E solo Inter e Juve forse hanno qualcosa in più, con le altre siamo competitivi, lo confermano le partite giocate. Poi magari Milan e Napoli spendono 100 milioni e si allontanano, ma di rimanere con queste squadre lo puoi pensare».
GÓMEZ – «In autunno dopo un grande avvio le due soste per le nazionali hanno portato gravi danni, la nostra solidità non c’era più. La squadra era come spezzata, aveva poco dinamismo, non c’era equilibrio. Quella non era più la mia squadra, non mi piaceva più… Solo per la presenza di Gomez? Certo che no, per una serie di ragioni. Io dovevo correre ai ripari perché così la squadra non mi convinceva per caratteristiche tattiche, mentali, di personalità. Poi è successo quel che è successo».
CHAMPIONS O COPPA ITALIA – «All in! L’Atalanta gioca per tutto. Ma se proprio devo scegliere dico tornare in Champions League. L’Inter è andata, il Milan è a +4 e non sono pochi, la Juve è lì, il Napoli ora è accreditato, le romane sono un pericolo. E noi lì, tra tante corazzate mediatiche».
MEDIA – «Penso ai rumors di mercato sui nostri giocatori (Muriel, ndr). Ci trattano ancora come la squadretta nella quale fare razzia, vogliono creare disturbo senza rendersi conto che qui il club e l’ambiente sono forti, molto forti. E vogliono sempre migliorare. Ma io sono d’accordo con chi dice che conta il campo. Siamo l’Atalanta, non ci faremo distrarre. Le energie ci servono per giocare. Per un motivo o per l’altro, diamo fastidio un po’ a tutti. Per quelle davanti siamo degli intrusi, per quelle dietro un’occasione di rivalsa».