Leonardo Semplici, allenatore del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Verona.
CEPPITELI E MARIN – «Luca non sarà della partita per un problema al polpaccio e non sarà tra i convocati, Razvan ha fatto tre partite in 8 giorni: non è nelle migliori condizioni e sarà sicuramente con noi, vedremo se inserirlo subito tra i titolari».
LAVORO DURANTE QUESTA SOSTA – «Sono stati dieci giorni importanti, abbiamo cercato di migliorare quei tre concetti fondamentali che ho portato dall’inizio. Niente di nuovo, ma cercare di avere un’identità precisa di gioco e la giusta mentalità per affrontare domani una squadra di valore, che sta facendo un grande campionato. Sta a noi fare una grande prestazione».
CRAGNO – «È tutto sotto controllo, ha fatto tampone ed è risultato negativo: stiamo prendendo tutte le precauzioni, ma credo che possa essere convocato. Il Verona ha una mentalità importante, dobbiamo cercare di dimostrare quello che finora non siamo riusciti a fare».
REPARTO OFFENSIVO – «Dobbiamo migliorare con un po’ di cattiveria in più, non solo sotto porta: i ragazzi ci stanno mettendo l’anima, ma serve ancora qualcosa di più, perché dobbiamo portare a casa il risultato».
UMORE DEL GRUPPO – «È buono, ma non bisogna dimenticarsi cos’è successo dopo La Spezia. Il risultato immeritato ci ha fatto arrabbiare, ma quella rabbia dobbiamo usarla per ripartire da là e dalle cose buone create, soprattutto con la voglia di riscatto. Tutti ci riconoscono grandi qualità, ma sta a noi riprendere la via per l’obiettivo».
ULTIMA SPIAGGIA? – «È una partita molto importante, ma non la considero un’ultima spiaggia. Sicuramente sarà rilevante per il cammino finale».
ALTERNATIVE IN DIFESA – «Ho tante alternative, mi dispiace che non ci sia Ceppitelli ma ho tanti giocatori su cui scegliere. Sulla rabbia dobbiamo dimostrare di averla, se vogliamo rientrare in corsa per la salvezza sarà necessario dimostrarla: bisogna pensare positivo, vedere il bicchiere».
PEREIRO E CORSA SALVEZZA – «Pereiro è un giocatore di grande qualità, nel 3-5-2 o fa la seconda punta o la mezzala più offensiva, oppure si cambia il modulo e va a fare l’esterno di centrocampo. Mi auguro possa diventare decisivo, ha grandi qualità tecniche: lo ritengo molto utile alla causa. La corsa sul Torino? La facciamo solo su noi stessi: ora si passa dal normalizzatore all’incazzatore, passatemi il termine. Bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo, bisogna sentire la responsabilità e l’orgoglio di poter uscire da questa situazione. Sta a me far sì che i ragazzi scendano in campo con il giusto desiderio di rivalsa, perché hanno grandi doti nelle loro corde. Domani non è da dentro o fuori, ma sicuramente bisognerà fare risultato».