di Luca Anastasio
Il Palermo rappresenta uno dei club più storici d’Italia. Sebbene non abbia mai vinto nulla a livello nazionale, i rosanero si possono vantare di 5 campionati di Serie B, una Coppa Italia Serie C, 3 finali di Coppa Italia disputate e ben cinque partecipazioni alla Coppa Uefa/Europa League e una sfiorata alla Champions League. Era il 2010 e Sampdoria e Palermo si battevano per il 4° posto: alla fine a spuntarla furono i blucerchiati, grazie ai 2 punti in più conquistati rispetto ai 65 dei rosanero. Da lì, una retrocessione, una promozione record, un’altra retrocessione e, infine, il fallimento. Adesso il Palermo, dopo una stagione in Serie D culminata con la promozione in C, si trovano a metà classifica nella terza serie nazionale.
Noi di Cronache di spogliatoio ci siamo chiesti come giocherebbe il Palermo se non avesse mai venduto tutti i propri talenti. La risposta è… giudicate voi.
Come giocherebbe il Palermo se non avesse venduto i propri talenti?
Salvatore Sirigu
Cresciuto calcisticamente nel capoluogo siciliano, dopo i prestiti a Cremonese ed Ancona diventa, a 22 anni, il n.1 della porta rosanero. Difende i pali del Palermo per due stagioni nelle quali sfodera ottime prestazioni. Nel 2011 si trasferisce, per una cifra di circa 4 milioni di euro, al Paris Saint Germain, dove poi rimarrà per 5 stagioni. Adesso si trova al Torino, invischiato in una difficile lotta per non retrocedere.
Andrea Barzagli
Dopo alcune stagioni non proprio entusiasmanti, un giovane Barzagli si trasferisce a Palermo per circa 2.5 milioni di euro. Qui gioca quattro stagioni, divenendo anche capitano e il giocatore con il maggior numero di presenze in Europa, al pari di Franco Brienza e Mattia Cassani. Nel 2008 passa a Wolfsburg per una cifra vicina ai 12 milioni di euro. Dopo tre stagioni in Germania, tornerà in Italia, alla Juventus, per 300.000 euro. Da lì, la storia la conosciamo tutti.
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Kamil Glik
In realtà Glik, arrivato a Palermo direttamente dalla Polonia, non scenderà mai in campo con i rosanero. Dopo la prima metà di stagione, si trasferisce al Bari, in prestito. Qui alcune buone prestazioni convincono il Torino a prenderlo in estate (i granata ne acquistarono la comproprietà per 300 mila euro, ndr). Dopo 154 presenze sotto la Mole, si trasferirà al Monaco prima e al Benevento poi. Al pari di Sirigu, anche il polacco è invischiato nella lotta salvezza.
Simon Kjaer
Zamparini aveva fiuto per il talento e quello di Kjaer ne è l’esempio: acquistato dal Midtjylland nel 2008 per 3 milioni di euro. Dopo due ottime stagioni, si trasferisce anch’esso al Wolfsburg per 12 milioni. Da qui, perde un po’ di lucidità e cambia molte squadre: Roma, ancora Wolfsburg, poi Lille, Fenerbahce, Siviglia, una piccolissima, e infelice, parentesi all’Atalanta e, infine, Milan. Qui il danese, a 32 anni compiuti, sta stupendo veramente chiunque e, con i rossoneri, sta lottando per lo Scudetto.