di Gabriele Buzzalino
Il campionato Primavera 1 rappresenta da tempo un importantissimo bacino da cui attingere per scoprire giovani interessanti e futuri campioni. Da qui è nata la maggior parte dei calciatori che ora calcano i campi di Serie A, in certi casi salendo nella propria prima squadra. In altre situazioni, invece, altri club ci hanno creduto di più e hanno acquistato ragazzi che si sono dimostrati pronti per il grande salto. Spesso in questo mondo, molto poco considerato, le gerarchie sono completamente diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati. Squadre che dominano il massimo campionato italiano talvolta non hanno giovanili competitive, mentre squadre medie di Serie A vantano una rosa Primavera ottima.
La classifica per esempio rispecchia proprio questo. Al termine della 17^ giornata, in prima posizione ci sono a pari punti la Roma e la Sampdoria, la più grande sorpresa di questa stagione. Guidati da mister Tufano, i blucerchiati hanno perso solo 3 gare e pareggiato 4, ma se contiamo esclusivamente le partite successive alla momentanea interruzione dei campionati, l’unica sconfitta resta quella maturata contro i pari età dell’Atalanta. Un’altra sorpresa è certamente la Spal, la cui prima squadra è in Serie B, mentre gli Under 19 si godono il settimo posto in Primavera 1. Lo stesso non si può dire per Milan e Lazio, anzi.
Rossoneri e biancocelesti sono rispettivamente 8^ e 14^ su 16 squadre, con i primi appena saliti nella massima categoria del calcio giovanile dopo aver passato in Primavera 2 la passata stagione. Sta deludendo anche l’Atalanta: abituata a primeggiare in questa categoria, con due titoli consecutivi vinti, è al momento solo nona, con gli stessi punti dei cugini milanisti.
Oggi cercheremo di far conoscere al grande pubblico certi giocatori che potrebbero essere i campioni di domani. Non è detto che tutti di questi sfondino, in ogni caso hanno attualmente in sé le più grandi aspettative delle società che hanno investito su di loro.
Ecco perché presentiamo la personale top 11 del campionato Primavera 1, a cura di Gabriele Buzzalino.
Portiere
Pietro Boer
Classe 2002, la saracinesca della Roma arriva in giallorosso nel 2018 dalle giovanili del Venezia. Il ragazzo infatti nasce a Mestre, nei dintorni del capoluogo veneto. Dopo essersi fatto notare con i lagunari viene adocchiato dalla squadra che oggi sta puntando su di lui. Dopo un po’ di gavetta con le varie selezioni minori, è in pianta stabile un giocatore della Primavera da quest’anno. Ha disputato 11 partite in Primavera 1, subendo 12 delle 16 reti incassate dai suoi in stagione e portando a casa il clean sheet in tre occasioni. È già nel giro della prima squadra, visto che è stato convocato da Fonseca già 6 volte in Serie A, senza mai scendere in campo, ma ha disputato 90 minuti in Europa League contro il CSKA Mosca. Le sue grandi prestazioni e la sua sicurezza stanno conducendo la squadra di De Rossi al primo posto in classifica.
Difensori
Simone Giordano
Nato a Genova nel dicembre 2001, il terzino sinistro della Sampdoria gioca prevalentemente come esterno di centrocampo nel 3-5-2 di Tufano. È uno di quei giocatori che per ragioni geografiche e di cuore è molto più legato alla maglia rispetto ai compagni e vedendolo giocare non si fa fatica a crederlo. Il ragazzo bazzica nella rosa Under 19 addirittura dal 2017, anche se solo da due stagioni gioca con continuità nel campionato Primavera 1. In quest’annata ha collezionato 15 presenze, 1 gol contro la Fiorentina e ben 4 assist, uno dei quali ieri nel match vinto contro la Lazio. Ranieri sembra non stravedere per lui, almeno al momento, oppure non lo ritiene semplicemente pronto. Giampaolo invece, addirittura tre anni fa lo aveva convocato per alcuni match di campionato, primo fra tutti quello a San Siro contro il Milan.
Adam Obert
La Sampdoria sta stupendo tutti e gran parte del merito è della difesa. Con 17 gol subiti, solo Inter e Roma hanno fatto meglio, per questo bisogna premiare un centrale blucerchiato. Classe 2002, Obert nasce in Slovacchia e lì vive fino al 2018, quando lo scouting genovese lo scopre e lo preleva dai cechi del Brno. Questa è la prima stagione in Primavera 1 e sta stupendo tutti con prestazioni ottime, tanto che ha già collezionato 15 presenze e ha segnato 1 grandissimo gol contro il Torino. Non a caso, si è parlato di possibili interessamenti da parte di grandissimi club europei come Arsenal e Atletico Madrid. Si starebbe già discutendo del rinnovo.
Andrea Carboni
Scelta un po’ particolare, dato che il ragazzo è ormai un giocatore della prima squadra. Quest’anno con il Cagliari, squadra in cui praticamente vive fin da bambino, è sceso in campo 8 volte fra campionato e coppa, nella scorsa stagione Zenga gli concesse 7 presenze. Quando però torna fra i ragazzi della sua età dà prova di essere fuori categoria e di meritare il salto di qualità già compiuto. In questo Primavera 1 ha collezionato solo 5 presenze segnando un gol contro la Spal. Con lui in campo la squadra di mister Agostini non ha mai perso, due pareggi e tre vittorie è il dato. Non a caso è stato più volte accostato a big italiane, che vorrebbero puntare su di lui come un potenziale futuro campione. Al momento, però, il Cagliari se lo tiene stretto.
Davide Ghislandi
Il terzino destro dell’Atalanta non è sicuramente quello del secondo scudetto di fila vinto dalla Dea Under 19. Ciò nonostante resta uno dei migliori nella sua categoria, tanto da poter entrare di diritto in questo top 11. Dal 2019 in Primavera 1, sta disputando un’ottima annata con 11 presenze all’attivo, 1 gol contro il Torino e 1 assist contro l’Ascoli. Può vantare anche il fatto di essere da tempo in orbita prima squadra. Tra campionato e coppa è stato convocato in 7 occasioni e in una di questa ha visto il campo per 5 minuti, nella sfida di Serie A contro il Crotone. Il suo curriculm ha anche spazio per una panchina contro il Real Madrid in Champions League, per cui l’esperienza accumulata in questo periodo non è poca.
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Centrocampisti
Alessandro Cortinovis
Il primo centrocampista presente nella top 11 del campionato Primavera 1 è un giocatore talvolta impiegato anche come attaccante. Il suo ruolo però è prettamente quello di trequartista o comunque di chi ha il compito di lanciare a rete i compagni. Per come gioca, in effetti, Cortinovis incarna il regista di una volta, quel calciatore che, dietro le punte, sforna assist su assist e sembra sempre vedere qualcosa in più rispetto ai compagni. Nato a Bergamo nel gennaio 2001, è da sempre nell’Atalanta e in Primavera dal 2018. L’esperienza acquisita in questi anni e i trofei raccolti gli hanno permesso di essere sempre di più un giocatore determinante per i suoi, ma non ancora da esordire in prima squadra.
Il ragazzo, infatti, pare non abbia stuzzicato a dovere Gasperini che di rado l’ha convocato e mai l’ha lanciato in campo. In attesa di questo momento, che si presume e si spera possa arrivare presto, per il centrocampista questa stagione ha finora regalato 11 presenze, 4 gol e 2 assist. Cortinovis quest’anno ha però seguito con la prima squadra la sfida di Coppa Italia contro il Cagliari, ovviamente dalla panchina.
Tommaso Milanese
Nato a Galatina nel 2002, questo ragazzo è una delle rivelazioni del campionato. Grazie anche alle sue prestazioni, la Roma sta conducendo il campionato al primo posto, seppur ora alla pari con la Samp. Arrivato alla Capitale nel 2016, questo è il suo primo anno nel campionato Primavera 1 e non si può dire che non stia facendo bene. Il suo bottino consta di 5 gol e 3 assist in 17 presenze di campionato, in più ha anche avuto un massiccio impiego in prima squadra da parte di Fonseca. Il portoghese l’ha schierato per tre volte in Europa League e contro il CKSA Sofia ha addirittura segnato. In campionato non ha mai messo piede, ma è stato convocato per le gare di Serie A contro Parma e Sassuolo. Sicuramente stiamo parlando di uno dei prospetti più pronti per mischiarsi con i grandi del calcio italiano.
Niccolò Squizzato
Essendo doveroso premiare un centrocampista dell’Inter, sempre nell’orbita delle posizioni alte in classifica, non si può non citare Squizzato. Classe 2002, nasce a Gallarate e si unisce fin dai primi anni a uno dei club più storici d’Italia. Le sue prestazioni gli permettono di scalare le gerarchie e di venir promosso nella rosa Primavera un anno sotto età, nel 2019. In questo campionato ha collezionato 10 presenze, con un gol segnato all’esordio stagionale contro la Sampdoria e 3 assist. Le volte in cui non ha potuto scendere in campo con la squadra di Madonna sono state spesso per le convocazioni da parte di Conte in prima squadra. Ad esempio, Squizzato ha vissuto dalla panchina l’importante match di Champions pareggiato contro il Borussia Moenchengldbach. È anche nel giro della nazionale, dato che ha collezionato più di 15 presenze negli anni con le varie giovanili, ultima delle quali l’Under 18.
Attaccanti
Cosimo Da Graca
Non poteva certo mancare in questa top 11 il capocannoniere del campionato Primavera 1. Nato a Palermo nel 2002, ma con origini portoghesi, l’attaccante arriva in prestito alla Juventus nel 2018 dai rosanero, poi viene confermato e dalla scorsa estate gioca con gli Under 19. La particolarità di chi gioca in bianconero è quella di poter far la spola fra Primavera e Under 23 in Serie C ed è questa la situazione di Da Graca, che anche per questa ragione ha sviluppato una tecnica e una fisicità di grandissimo rilievo. Oltre alle 11 presenze con ben 12 gol in campionato, nella terza categoria italiana ha giocato 6 volte, segnando una rete contro la prima squadra del Grosseto. Le sue statistiche impressionanti riguardanti la Primavera gli sono valse numerose convocazioni in prima squadra, tanto che ha anche esordito in Coppa Italia nel finale di gara contro la Spal. Nel suo bottino attuale vi sono anche 7 panchine di Serie A e 2 di Champions.
Nik Prelec
La punta della Sampdoria, che sta guidando i blucerchiati alla lotta con la Roma per la vetta del Primavera 1, parla sloveno. Classe 2001, arriva a Genova nel 2017 dall’Aluminij e una stagione dopo viene promosso nella rosa Under 19. La sua straordinaria fisicità e la sua velocità che gli permette di tagliare a metà le difese avversarie non l’hanno ancora portato in prima squadra, ma forse è solo questione di tempo. In questo campionato ha segnato 7 gol in 15 partite, due dei quali nella sfida di ieri contro la Lazio. Qualche volta Ranieri l’ha chiamato con la sua prima squadra, in particolare in 4 occasioni, ma è comunque poco per quello che sta dimostrando. Sembra che il futuro, in una squadra di Serie A sicuramente inferiore rispetto alle altre qua citate, sia tutto suo.
Raul Moro
Ci sono certi giocatori che si amalgamano con il gruppo in cui sono e che si confondono fra gli avversari che trovano nel loro cammino. Non è assolutamente il caso del pupillo della Lazio, ma non che questo sia un male. Lo spagnolo classe 2002 infatti è un talento puro, un calciatore di bravura cristallina che cambia in maniera radicale le prestazioni della sua squadra. Al suo secondo anno in Primavera dopo l’arrivo dal Barcellona, quest’anno ha segnato 8 gol in 10 partite. Non ha giocato tutte le gare non per le convocazioni in prima squadra, ma per un brutto infortunio che l’ha tenuto ai box nella parte centrale del girone d’andata e che ha creato molti problemi ai biancocelesti. Attualmente, infatti, la Primavera laziale è 14^ in piena lotta per non retrocedere, ma con il ritorno di Moro si sta risollevando. Insomma, stiamo parlando di un giocatore di cui non si possono cogliere i colpi se non lo si vede giocare.