Il tecnico dell’Inter Antonio Conte ha parlato dopo l’importante vittoria contro il Sassuolo.
«Sicuramente c’era da fare uno step se volevamo fare una stagione da protagonisti veri. C’era da alzare la soglia di cattiveria, di attenzione e determinazione in tutte le situazioni. Ci sono partite come oggi in cui sai bene che affronti una squadra con la testa sgombra e che vuole fare bella figura. Se siamo più cinici possiamo fare cinque o sei gol. Complimenti al Sassuolo. Sono partite importanti che dimostrano quanto la squadra stia crescendo. Con questo atteggiamento forse saremo ancora in Champions League».
CLASSIFICA – «Inevitabile che c’era tanta tensione. Mancano 9 partite e ogni partita vale sei punti per noi e per le inseguitrici. Ogni vittoria è un mattone pesante. Ogni partita conta tanto e quando vinciamo c’è soddisfazione e c’è fatica. Stiamo cercando di fare qualcosa di bello per una società che non vince da dieci anni. Sarebbe bello se fossimo noi a spodestare questo regno. Da qui alla fine ci sarà pressione».
SASSUOLO – «Nella partita di oggi trovavamo una squadra molto abile nel palleggio. Con loro è stata una strategia quella di chiudere il campo al centro. Anche a fine stagione scorsa pressavamo alti e ci prendevamo rischi importanti. Abbiamo visto che lasciando degli uno contro uno pagavamo dazio prendendo tanti gol. A campo aperto si possono sfruttare le abilità di tanti giocatori».
ESTERNI – «Gli esterni fanno il lavoro molto bene come anche gli attaccanti. Ci tengo a sottolineare l’apporto di Sanchez. Meriterebbe di giocare, ma vedendo quello che stanno facendo gli altri, per noi è un’alternativa importante. In fase di possesso e di non possesso si danno da fare. Pinamonti con noi sta facendo l’università, ha potenzialità di diventare un grande giocatore».
LUKAKU – «Penso che il lavoro su Romelu si sia visto. Non dimentico quando tanti storcevano il naso e parlavano di un giocatore sopravvalutato. Penso che abbia fatto dei miglioramenti eccezionale e può continuare a farli. L’Inter è messa bene con gli attaccanti, sono giovani. Non giocano esclusivamente per il gol, sanno che aiutando la squadra le situazioni arrivano. Il lavoro sporco lo fanno volentieri».
ERIKSEN – «Eriksen sta sviluppando una parte che forse gli era sconosciuta. Il campionato italiano è molto tattico e ora lui sta crescendo. Sa bene di poter dare molto di più, ma ha fatto bene in una partita molto difficile. Non dimentichiamo che l’anno scorso è finita 3-3. Potevamo fare tanti gol, dispiace per il gol subito. Siamo molto più equilibrati, molti più solidi».