di Andrea Sperti
Nwankwo Simy non è un attaccante elegante, a vederlo almeno non si direbbe certo che la sua dote migliore sia l’eleganza con il pallone tra i piedi. A volte dà l’impressione di essere scoordinato, di calciare in equilibrio precario a causa dei suoi 198 cm d’altezza ma non è proprio così, anche perché 19 gol in Serie A non si segnano per caso, specie se giochi per l’ultima in classifica.
Dal Portogallo senza troppi gol alle spalle
Il classe ’92 è un centravanti classico, uno di quelli ai quali affidarsi per tenere palla, spizzicarla di testa, compiere sponde ed aprire spazi per gli inserimenti dei suoi compagni. Prima delle ultime due stagioni Simy aveva dimostrato di saper giocare di squadra ma non era mai stato troppo decisivo sotto porta, almeno non come in Portogallo. Lui a Crotone è arrivato proprio dalla Portimonense, un club lusitano che all’epoca militava in seconda divisione portoghese. In quella stagione aveva segnato 20 gol ed attirato le attenzioni di tanti club, ma alla fine sono stati proprio i calabresi ad avere la meglio, prelevandolo per circa 1 milione di euro.
Lo scorso anno in Serie B Simy ha siglato 20 gol in 37 partite, vincendo il titolo di capocannoniere e diventando il primo calciatore africano ad aver vinto la classifica marcatori di un campionato professionistico italiano. Le sue reti sono state utili a conquistare la promozione nel massimo campionato italiano dopo due anni e la sua capacità realizzativa è parsa sprecata in cadetteria, un torneo nel quale le difese lasciano qualche spazio di troppo. L’esame vero da superare, quindi, sarebbe stato rappresentato da questa stagione, con una Serie A difficile ed equilibrata ed anche condizionata dal Covid-19.
La terza volta in Serie A
A dire il vero, il nigeriano in Serie A ci aveva giocato già per due stagioni, ma in totale aveva realizzato 10 reti in una quarantina di presenza, un bottino rispettabile ma non esaltante. A Crotone, in ogni caso, tutti erano convinti che avrebbe potuto fare bene lì, proprio al centro dell’attacco dei calabresi, anche grazie alle invenzioni di Messias, suo talentuoso compagno di reparto. In molti avevano ancora in testa il gol di rovesciata segnato alla Juventus due stagioni fa, durante un match tra calabresi e bianconeri terminato 1 a 1. In quell’occasione il classe ’92 ha realizzato una rete incredibile, accartocciandosi velocemente e colpendo il pallone in maniera perfetta, con la sfera che si è insaccato alle spalle dell’incolpevole estremo difensore juventino.
Questa, quindi, era la stagione della maturità per Simy, che se non avesse fatto bene sarebbe stato etichettato come attaccante ‘da Serie B’. Il campionato non è iniziato nel migliore dei modi ed anche il centravanti nigeriano inizialmente ha fatto fatica ad ambientarsi nuovamente al torneo, giocando e segnando poco. Poi da dicembre la svolta, Simy ha iniziato a scendere sul rettangolo verde con regolarità ed a comportarsi da vero trascinatore. Nwankwo ha capito di essere all’altezza ed ha acquisito fiducia nei propri mezzi, con i gol che sono arrivati a ripetizione e che gli hanno permesso di scalare la classifica marcatori, posizionandosi a ridosso di Romelu Lukaku e Cristiano Ronaldo, esattamente non gli ultimi arrivati. Simy ha segnato 19 gol ma non può avere rimpianti perché ha trasformato in oro le poche occasioni prodotte dai suoi compagni. Il nigeriano è un attaccante intelligente e furbo e spesso è in grado di comprendere prima degli altri l’errore degli avversari, sfruttandolo per battere a rete. Grazie alle tante marcature di questa stagione la punta dei calabresi è diventato anche il miglior marcatore nella storia del club pitagorico, un bel riconoscimento dopo 5 stagioni vissute in Calabria.
La battaglia al razzismo
Il nostro calcio lo esalta e più volte Simy ha dichiarato di amare l’Italia, ma a causa di alcuni tristi episodi forse ha pensato di andare via, come dopo alcuni messaggi razzisti che puntualmente gli arrivano sui social. Ultimamente, stanco da questi continui insulti, ha pubblicato lo screenshot di un messaggio dai contenuti altamente offensivi ricevuto su Instagram. «In Nigeria si deve propagare la peste bubbonica, zingaro di m…, godo che tuo figlio muore per cancro al pancreas», ha scritto così un giovane ragazzo all’attaccante del Crotone, ‘colpevole’ , a suo dire, di aver segnato una rete nella partita persa dal suo Crotone contro il Bologna. Qualche giorno dopo, intervistato da Sky Sport, Simy ha voluto spiegare bene l’accaduto e commentare gli episodi di razzismo ancora troppo frequenti nel mondo del calcio:
«La situazione è complicata, il mondo del calcio deve fare un passo indietro quando si parla di queste cose. Ho deciso di fare questo gesto anche perché credo che tocchi a noi educare i più giovani. Quando ho letto quel messaggio non sapevo cosa pensare, non è la prima volta che mi arrivano, ma quando si toccano figli e famiglia diventa una cosa brutta. Ho cercato a volte di rispondere con educazione, abbiamo la responsabilità di cercare di fare un mondo migliore, per i nostri figli. Dobbiamo mandare questo tipo di messaggio e credo che in questo caso sia arrivato sia al diretto interessato che ad altri giovani. Sono in Italia da 5 anni e sono stati bellissimi. A Crotone ho trovato gente fantastica che ha dato tutto quello di cui avevamo bisogno io e la mia famiglia. Sto veramente bene. Mi piacerebbe che si facesse un passo in avanti sul tema razzismo ma non so come. Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere ma gli do poca importanza. Non stiamo lasciando un mondo migliore per i nostri figli, sta a noi mandare messaggi positivi. Tutti insieme possiamo creare un mondo migliore».
Futuro
La città di Crotone ovviamente si è schierata tutta in favore del suo bomber ed il sindaco ha deciso di compiere un gesto simbolico ma significativo, assegnando la cittadinanza onoraria al figlio del centravanti, anch’egli vittima dei messaggi discriminatori. Il popolo calabrese è molto legato al suo attaccante ma a fine stagione, dopo 5 anni lunghi ed intensi, nei quali il Crotone ha ottenuto una storica salvezza in Serie A ed una promozione nel massimo campionato, Simy lascerà la Calabria per provare una nuova avventura. Il club pitagorico lo valuta circa 8 milioni di euro, anche se per adesso l’attaccante nigeriano non vuole parlare di futuro, come ha ribadito ai microfoni di Sky Sport nel post gara contro il Parma:
«Non ci penso e non ne voglio parlare, ho grande rispetto per questa piazza che mi ha trattato come un figlio. A fine anno vedremo di trovare la miglior soluzione possibile per entrambi».
A 5 giornate dalla fine, al Crotone non è rimasto che sperare di chiudere il campionato dignitosamente. La squadra ha raccolto appena 18 punti in campionato ed è ultima praticamente da sempre, ma spesso ha provato a proporre un calcio offensivo e forse a punirla oltremodo è stata proprio la mancanza di equilibrio. Simy proverà ad aumentare il suo bottino di gol per rendere questa stagione indimenticabile almeno dal punto di vista personale. Segnare non è mai scontato e farlo così tanto in Serie A rappresenta un bel biglietto da visita per chiunque sia interessato.