Il fantastico attacco del Chievo nella stagione 2003/2004

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti 

Il Chievo di Gigi Del Neri nella stagione 2003/2004 ha raggiunto il nono posto in classifica, sfiorando di poco l’Europa. La formazione veronese veniva da ottime stagioni in massima serie ed in quel campionato poteva contare su un reparto offensivo di livello, composto da giovani giocatori interessanti. Oggi, quindi, vi parleremo dell’attacco del Chievo di 18 anni fa, una formazione che ha messo in seria difficoltà tutte le big, vincendo contro avversari molto più blasonati. La storia della compagine clivense è piena di stagioni come quella in esame. Il club del presidente Campedelli ha rappresentato una società virtuosa che, partendo dal basso, ha raggiunto l’olimpo del calcio italiano, dimostrando di poter lottare con tutti per diversi anni.

Giuseppe Sculli

Il classe ’81 è cresciuto nel settore giovanile della Juventus ma ha girovagato in lungo e largo per l’Italia fin da giovanissimo. Da Verona, sponda Chievo, è passato per una sola stagione, nella quale è sceso in campo per 18 volte, con anche 2 reti all’attivo. La sua carriera è esplosa nel Genoa, il club che lo ha saputo valorizzare al meglio, permettendogli di entrare nelle mire della Lazio. Sculli ha anche vinto il Campionato Europeo di calcio Under 21 nel 2004 ed ai Giochi Olimpici di Atene ha conquistato la medaglia di bronzo.

Amauri

Il brasiliano ha vissuto 3 anni fantastici con la maglia gialloblù e soprattutto nell’ultima stagione è riuscito anche ad andare a segno con regolarità, conquistandosi poi l’opportunità di approdare al Palermo, una formazione molto ambiziosa in quegli anni. Nella stagione di riferimento, l’ex Napoli ha pagato la concorrenza in attacco ma, in ogni caso, Del Neri gli ha sempre garantito la possibilità di entrare a partita in corso. Amauri poi ha vissuto una carriera importante, che lo ha portato anche a segnare 17 gol con la maglia della Juventus, sebbene la sua esperienza in bianconera non sia stata troppo esaltante.

Mauricio Pinilla

Nella stagione 2003/2004 il giovanissimo centravanti italiano era alla sua prima esperienza in Italia, dopo il suo acquisto da parte dell’Inter. In 6 presenze, suddivise tra Campionato e Coppa italia, Pinilla non ha mai timbrato il cartellino con la maglia del Chievo, ma nessuno si aspettava che quel giovane ragazzo potesse incidere fin da subito. La sua è stata una carriera particolare,  vissuta tra alti e bassi continui. Probabilmente, viste le sue doti tecniche, avrebbe potuto raccogliere di più, ma alcuni gol spettacolari resteranno per sempre nella mente di tifosi ed appassionati che, nelle ultime stagioni, lo avevano ormai ribattezzato Pinigol. Fino a pochi mesi fa ha giocato nel Coquimbo Unido, ma ora ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e dire basta con il calcio giocato.

Federico Cossato

239 partite e 46 gol, è questo il bottino dell’ex centravanti del Chievo con la maglia gialloblù addosso. L’attaccante classe ’72 ha giocato per 11 stagioni con la società veronese, distinguendosi per attaccamento alla maglia ed un colpo di testa letale. La sua carriera è stata segnata dai tanti infortuni ma nel 2003/2004 a fine stagione è risultato il capocannoniere della squadra, con 6 reti all’attivo. Cossato, in realtà, ha giocato più di tutti i suoi compagni in quel campionato, il primo vissuto da titolare nelle gerarchie di Del Neri, che prima gli aveva sempre preferito la coppia Corradi-Marazzina. Negli anni successivi i problemi fisici sono tornati a condizionare il suo rendimento in campo, anche se nel cuore dei tifosi veneti c’è sempre spazio per Federico.

Mario Alberto Santana

Chi segue la Serie C lo ha ammirato in questa stagione con la maglia del Palermo addosso, mentre disegnava calcio nella terza serie italiana. Lo scorso anno Santana è sceso fino ai dilettanti per aiutare la sua vecchia squadra nell’impresa di risalire presto dopo il fallimento. Nella stagione 2003/2004 è arrivato in Veneto in prestito, nello scambio che ha portato Corini al Palermo. In quell’annata l’esterno d’attacco ha conquistato anche la sua prima convocazione con l’Argentina, disputando poi la sfida tra Albiceleste e Giappone. Nonostante i 39 anni, Santana non vuole smettere di stupire, regalando gioie e spettacolo ai suoi tifosi.

Sergio Pellissier

Il centravanti valdostano è stato una bandiere del club clivense e, appese le scarpette al chiodo, per un periodo ha rappresentato il Chievo anche da dietro la scrivania, come dirigente. Pellissier è il miglior marcatore del club in Serie A con 112 reti, mentre in totale è preceduto solo da Bruno Vanini. Tra gli altri record, il classe ’79 è anche il marcatore più prolifico del derby di Verona con 4 gol. Il suo legame con il Chievo si è rafforzato nel tempo, tanto da non fargli più cambiare maglio dopo il suo arrivo dalla Spal. Sergio ha lasciato un ottimo ricordo a Verona e chiunque nomini il Chievo non può fare a meno di pensare anche a lui.

Presente

Adesso la squadra gialloblù milita nel campionato di Serie B ed è appena stata eliminata dai play off del campionato cadetto. La formazione allenata da Aglietti ha perso 3 a 2 contro il Venezia nel quarto di finale ed ha dovuto dire addio alle sue ambizioni. Proprio oggi Giorgio De Giorgis, direttore sportivo della compagine clivense, ha rilasciato un’intervista al Corriere di Verona, nella quale ha fatto il punto della situazione economica del club:

«Da oggi riprendiamo l’attività e avremo modo di parlare con il mister e i giocatori. Bisogna confrontare le idee che abbiamo noi con quelle che hanno loro, ma sarà una sessione di vendita, mentre di acquisti non ne potremo parlare perché abbiamo bisogno di rimettere in pari i nostri bilanci. Qualche richiesta per Semper l’abbiamo avuta, in generale crediamo che ci saranno molti giocatori che potranno essere interessanti per altri club».

Il Chievo, quindi, ha bisogno di cedere per continuare ad esistere ma questa è stata spesso la politica della società. Campedelli ha sempre utilizzato le plusvalenze per rafforzare la rosa e questo modo di fare non può far paura ai tifosi veneti, che conoscono bene le dinamiche del calcio e sanno che il loro presidente farà di tutto per costruire una rosa competitiva per la prossima stagione.