Non è un caso che nella gara in cui il Benfica ha eliminato l’Ajax dalla Champions League, correndo agli ottavi di finale, sia stata apprezzata soprattutto la prestazione della difesa. Sull’estremo ovest della linea a quattro del tecnico Nélson Veríssimo, la corsia di sinistra, si muoveva Alejandro Grimaldo, per tutti Alex. Il terzino sinistro che segna di più nei principali campionati europei. Sei gol in stagione, di cui cinque in campionato. Nemmeno in Italia, terra fertile per i terzini, c’è chi fa meglio. Theo Hernández del Milan, Aaron Hickey del Bologna e Cristiano Biraghi della Fiorentina sono fermi a quattro reti in serie A, così come Álex Moreno del Betis o Raphaël Guerreiro del Dortmund.
Alex Grimaldo, i numeri
Da quando è arrivato allo stadio da Luz, in Portogallo, Grimaldo ha messo insieme 19 gol e 48 assist. Non sono molti quelli che hanno fatto meglio negli ultimi anni, ma in questa stagione si sta superando. Anche sul piano degli assist, già 5, dove i migliori in Europa sono Raum dell’Hoffenheim e Robertson del Liverpool con 8. Ma al di là dei numeri quel che impressiona guardandolo giocare è il numero di occasioni che sa creare e la sua presenza costante su tutta la corsia. «I terzini sono quasi i primi attaccanti – sostiene – siamo quelli che arrivano con maggior frequenza sulla linea di fondo per crossare, anche se io cerco pure di accentrarmi». «Per questo – spiegava un paio di anni fa – ho lavorato molto sull’ultimo passaggio, e ho visto i risultati». Normale che con il contratto in scadenza nel 2023 diversi club comincino a fare sul serio per portarlo via dal Benfica.
Rimpianto Barça
Spagnolo di 26 anni e piede mancino, Grimaldo è nato a Valencia anche se in poco tempo ha attirato l’attenzione della cantera blaugrana, dove si trasferisce nel 2012. Diventa uno dei calciatori di punta sia del settore giovanile che della Nazionale spagnola, con cui vince l’Europeo U19 nel 2012. A seguire, del Barcellona B, dove diventa il più giovane a giocare una partita di Segunda División, a 15 anni e 349 giorni. Il grande salto in prima squadra, però, non arriva mai. E allora a dicembre 2015 ci punta il Benfica pagando al Barça un milione e mezzo di euro. Qualcuno sussurra che dalle parti del Camp Nou se ne siano pentiti e abbiano pensato di riprenderselo. Vedremo. Nel frattempo in Portogallo ha vinto sei trofei, di cui tre campionati, l’ultimo nel 2019. Oggi la squadra è al terzo posto e scalzare il Porto dal primo pare quasi impossibile.