Tony Tiong, un magnate della Malesia per l’Ancona

by Redazione Cronache
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Ecco un’altra proprietà straniera nel calcio italiano, ormai sono una ventina in totale tra Serie A, B e C. L’ultimo è Tony Tiong, magnate originario della Malesia con passaporto australiano e una ricchissima famiglia alle spalle. Ha appena acquisito il 95% delle quote dell’Ancona Matelica, la società che ha raccolto nel 2021 l’eredità dello storico Ancona e oggi si trova nel girone B di Serie C. «Amo la serie A e i suoi giocatori. Il mio preferito è sempre stato Roberto Baggio, per le doti tecniche e l’umiltà fuori dal campo» così Tiong al momento della presentazione.

Chi è Tony Tiong

Lui si è laureato all’università di Melbourne, mentre la famiglia è la seconda di tutta la Nuova Zelanda per numero di proprietà private. Tutto è iniziato con Tiong Hiew King, suo nonno, secondo Forbes il 16esimo uomo più ricco della Malesia (dati 2021) e in posizione numero 1999 nella classifica mondiale. Ha interessi un po’ ovunque tra proprietà, petrolio e gas, media (i suoi quotidiani costituiscono il 70% del business dei giornali cinesi della Malesia) e costruzioni, anche tramite Oregon Group che ha sede in Nuova Zelanda.

Molte di queste attività rientrano sotto RH Group, la multinazionale malese che ha fondato nel 1975 e che opera in diverse aree e Paesi. Dalla Papua Nuova, dove è il più grande operatore di disboscamento e controlla pure un giornale, alla Russia. Il nipote Tony, invece, ha creato Owlsome, impegnata prodotti di consumo, cibo e bevande, sport e benessere ma ha fatto esperienza in vari settori, da quello minerario come Ceo di RH Mining Resources a quello immobiliare e petrolifero.

L’arrivo in l’Italia

Annunciata subito la venerazione per Baggio, Tony Tiong ammette di amare anche «la cultura, il cibo e il clima italiani». «Non avevo dubbi – dice – sul fatto che se avessi investito nel calcio lo avrei fatto in Italia. Da qui è nato il contatto con Antonio Postacchini, imprenditore italiano a Honk Kong che poi mi ha presentato Ripa e a sua volta Limatola». Quest’ultimo, ex Fiorentina, è stato advisor pure della trattativa tra la Pistoiese e l’imprenditore tedesco Stefan Lehmann, conclusa pochi mesi fa nello stesso girone.

«Subito dallo scorso ottobre ci siamo messi al lavoro per trovare il giusto club che corrispondesse ad una bella città, con sostenitori appassionati e conti in ordine. A novembre mi hanno presentato il progetto Ancona e a gennaio sono arrivato di persona». «Con la sua passione per il calcio e le sue forze economiche ha la possibilità di far fare un salto di qualità alla società e all’intera comunità – conferma l’ormai ex patron Mauro Canil -. Io tutelerò Tiong dalle cattive compagnie così che le sue risorse siamo impegnate bene».