Forest Green Rovers, il club vegano promosso in League One

by Redazione Cronache
forest green rovers

Le trasferte con un autobus elettrico a zero emissioni, il cibo vegano, un impegno per la sostenibilità che abbraccia ogni aspetto della vita del club, dalle bottigliette d’acqua riutilizzabili alle maglie da gioco prodotte con i fondi del caffè riciclati. È così che il Forest Green Rovers ha “alimentato” la promozione in League One, la terza serie del calcio inglese, la prima della sua storia arrivata dopo uno 0-0 col Bristol Rovers.

Un traguardo niente male per la terza squadra più giovane del campionato, partita dalla base della piramide del football, dalle serie locali, in una cittadina di 7000 abitanti, Nailsworth, nella parte sud ovest del Paese, su una collina in mezzo al Gloucestershire. Un’area dove la tradizione calcistica non è così diffusa, tanto che secondo i giornali britannici era anche il club con meno tifosi del suo torneo, la League Two che ha chiuso al primo posto, anche se quelli che ci sono darebbero la vita per quei colori. Ma per il suo proprietario, il visionario Dale Vince, dopo le promozioni del 2017 e quella di questa stagione, il vero obiettivo è sempre stato la Championship.

La genesi del Forest Green Rovers

Classe 1961, Vince può essere definito un ex hippy che oggi è a capo di un impero green in Inghilterra. La sua società, Ecotricity, vale circa 100 milioni di sterline, ha assemblato la prima supercar elettrica ed è attiva nel campo dell’energia rinnovabile, in particolare eolica. Del resto parliamo di un ragazzo che se n’è andato di casa a 15 anni e durante il viaggio New Age è riuscito ad alimentare il suo camper con una turbina spinta dal vento.

Da quando, nel 2010, è diventato l’azionista di maggioranza del Forest Green Rovers l’ha trasformata nella squadra di calcio più “verde” del mondo, la prima a emissioni zero. Ha iniziato con lo stadio, il New Lawn, istallando un impianto fotovoltaico su una tribuna. Ha vietato qualsiasi tipo di pesticida per curare il terreno da gioco, imponendo l’uso di concimi naturali. L’irrigazione sfrutta l’acqua piovana, mentre una specie di robot alimentato con l’energia solare taglia l’erba. All’interno si mangia solo cibo vegano, o al massimo pollo e pesce da fornitori certificati e soprattutto sostenibili. Questo vale pure per chi paga il biglietto. Una rivoluzione culturale.

Forest Green rovers

Matthew Stevens

Tra presente e futuro

Patate al forno, fagioli, lasagne vegane, frutta e yogurt a base di soia erano alcune delle opzioni del menù di uno degli ultimi pranzi che la squadra ha fatto insieme. La promozione nella terza serie inglese è stata centrata dopo due o tre tentativi, da un gruppo giovane, ma con il miglior attacco del proprio campionato grazie al gioco offensivo del tecnico Edwards, che si affida molto al 3-4-1-2. Il suo Forest Green Rovers è in gran parte quello della scorsa stagione, che però il nuovo allenatore è riuscito a far maturare sia nei singoli che nel collettivo. Basta pensare che il miglior marcatore dell’annata, con 27 gol (prima di infortunarsi), è stato Matthew Stevens, uno che un anno fa aveva giocato solo 170 minuti totali e poi era stato dato in prestito allo Stevenage.

Nei piani per il futuro c’è anche un nuovo stadio, l’Eco Park, per il quale la società ha ottenuto i permessi già nel 2019. Un impianto innovativo e completamente sostenibile, da 5000 posti, costruito in legno nonostante il design moderno. Accompagnato da un “business park green tech” con uffici e spazi industriali. Un vero e proprio gioiello.

Forest Green Rovers

Eco Park