Le Statistiche Inutili della 1a giornata di Serie A

by Redazione Cronache

Riecco la Serie A, che per l’occasione si regala anche un’inedita coda di Ferragosto mai sperimentata in passato: il primo a santificare la festa è l’attaccante col cognome più festivo che ci sia, il buon Kevin Lasagna che apparecchia la scorpacciata di Verona-Napoli e timbra un altro giorno rosso sul calendario dopo il 25 aprile (2016, Carpi-Empoli 1-0), la vigilia di Natale (2016, serie B, Carpi-Verona 1-1) e il sabato di Pasqua (2021, Cagliari-Verona 0-2). Dieci vittorie su dieci e di conseguenza nessun pareggio: nel dopoguerra era successo solo nel 1971, quando però le squadre di serie A erano sedici e non venti come oggidì. Ancora più raro, anzi inedito: per la prima volta le prime otto classificate di un campionato vincono tutte la prima partita del campionato successivo. Se volete provare brividi di sorpresa dovete bussare in Premier League, dove il Liverpool pareggia due volte su due e Cristiano Ronaldo è addirittura ultimo in classifica. Ma restiamo in Italia e procediamo con il primo episodio delle Statistiche Inutili 2022-2023.

Gli ultimi saranno i primi
Iniziamo dall’inizio: ovvero dalla capocciata di Rodrigo Becao che dopo 91 secondi ha sbloccato il risultato in Milan-Udinese, aggiudicandosi la palma di gol più veloce del campionato 2022-2023. L’Udinese aveva segnato anche l’ultima rete della passata stagione, con Destiny Udogie in Salernitana-Udinese, per cui la domanda sorge spontanea: qual era stata l’ultima squadra a segnare l’ultimo gol di un campionato e il primo della stagione successiva? Era stato proprio il Milan di Massimiliano Allegri, che aveva chiuso in bellezza il 2012-13 con il gol a Siena di Philippe Mexes che era valso la qualificazione ai play-off di Champions e aveva stappato il 2013-14 con l’illusorio 0-1 di Andrea Poli in Verona-Milan (poi finita 2-1 per Luca Toni e compagni). Proprio al 2012-13 risaliva invece l’ultimo primo gol dell’Udinese, messo a segno dal famigerato Mago Maicosuel in Fiorentina-Udinese (2-1) del 25 agosto 2012, tre giorni prima di quel tremendo rigore a cucchiaio contro il Braga che eliminò i friulani dalla Champions League 2012-13 – e che qui vi infliggiamo, con una certa punta di sadismo.

I primi saranno i primi

Ma c’è anche un rovescio della medaglia: e cioè che, prendendo gol da Becao dopo 91 secondi, il Milan di Stefano Pioli ha ritoccato il record di squadra campione d’Italia che ha subito più velocemente il primo gol del campionato successivo: il primato precedente apparteneva sempre al Milan, un autogol di Francesco Zagatti al quinto minuto di Atalanta-Milan del 18 settembre 1955 (ci sono immagini anche di quella partita, pensate un po’). Invece, pur andandoci vicino, Andrea Sottil non è riuscito a migliorare il record di allenatore esordiente in serie A a segnare il gol più veloce: il primato, praticamente imbattibile, appartiene alla buonanima di Azeglio Vicini, che da allenatore del Brescia nel 1967-68 vide le sue rondinelle sbloccare il risultato alla prima giornata contro il Cagliari dopo appena 18 secondi (rete di Bruno Mazzia).

MilleMilan

Nel pomeriggio di festa dei campioni d’Italia, anche la rilevantissima circostanza del giocatore numero 1000 a indossare la maglia rossonera in partite ufficiali. Charles De Ketelaere è entrato troppo in anticipo e ha dovuto accontentarsi di essere il numero 999, mentre la quarta cifra è scattata al cospetto di Divock Origi e Tommaso Pobega, lanciati insieme in campo da Pioli all’84’: sui social qualcuno si è sbilanciato attribuendo la tessera numero 1000 all’attaccante belga che era entrato in campo qualche secondo prima del centrocampista triestino, ma da tabellino hanno debuttato insieme e quindi secondo noi l’onore della quota 1000 va salomonicamente diviso in due. Qui sotto eccovi l’elenco degli altri “cifratondisti” (non un club troppo esclusivo, con tutto il rispetto).

100) Brevedan, Oleario, Pizzi, Soldera (4 ottobre 1914)
200) Bonello, Bonfiglio, Carmignato, Parmesani, Perversi (15 novembre 1925)
300) Girardengo (16 ottobre 1938)
400) Beraldo, Pedroni (14 settembre 1952)
500) Bonfanti (25 aprile 1965)

600) Piotti, Tassotti (24 agosto 1980)
700) De Napoli (28 ottobre 1992)

800) Fiori, Matri, Piccolo, Stefani (24 maggio 2003)

900) Birsa (14 settembre 2013)

1000) Origi, Pobega (13 agosto 2022)

Quel pomeriggio di un giorno da cani

Il povero Luis Maximiano si era probabilmente immaginato un esordio in serie A un po’ diverso: ma almeno la solenne sciocchezza che ha lasciato la Lazio in 10 già dal 5′ del primo tempo è servita a farlo entrare nel libro dei record come il giocatore più veloce a essere espulso all’esordio in serie A dal primo minuto (il precedente record apparteneva al polacco Pawel Dawidowicz, espulso al 13′ di Verona-Bologna del 25 agosto 2019). Ovviamente è record anche per quanto riguarda i portieri: stracciato il precedente primato del montenegrino Vukasin Poleksic, espulso al 31′ di Lecce-Parma del 7 dicembre 2003. Attenzione però, c’è chi ha fatto meglio (o peggio, a seconda dei punti di vista) entrando dalla panchina: si tratta di Francesco Cassata, che in SPAL-Sassuolo del 22 ottobre 2017 debuttò in serie A all’87’ e fu espulso dopo 2 minuti e 38 secondi per un’entrata a forbice oggettivamente insensata ai danni di Lazzari.

Cattivi Consigli

Il posticipo del lunedì sera fa registrare il tristissimo record di Andrea Consigli, che da ieri sera è il portiere che ha subito più gol da una singola squadra nella storia della serie A. Di Maria e Vlahovic hanno fatto lievitare a 58 il numero di reti incassato in carriera dalla Juventus tra Atalanta e Sassuolo, due in più dei precedenti primatisti: Gianluca Pagliuca contro la Lazio e Samir Handanovic contro la Fiorentina, che però già il prossimo 23 ottobre avrà l’occasione (per così dire) di accorciare le distanze. Il povero Consigli non può nemmeno consolarsi con l’altra Grande Statistica che lo riguarda, quella dei 21 rigori parati in serie A, perché non ne ha parato nessuno alla Juventus: e difatti anche ieri sera è stato bucherellato da Vlahovic. Eccovi la prima di tante brutte serate del portiere milanese: un Atalanta-Juventus 2-5 del 7 novembre 2009.

L’Orientale di Napoli

Concludiamo con la manita veronese del Napoli, il cui proprietario aveva già rifilato quattro pappine al povero Cioffi otto giorni prima in coppa Italia, sotto le mentite spoglie di suo figlio Luigi, presidente del Bari. Il 2-5 del Bentegodi ha messo in vetrina il georgiano Kvaratskhelia, che è diventato il giocatore più orientale a segnare in serie A con la maglia del Napoli: proveniente da Tbilisi (longitudine 44°50’01” E), Kvara è difatti nato molto più a Est del precedente primatista Vlad Chiriches, rumeno di Bacau (26°54’49” E). Sul record di Kvara incombe però la minaccia di Kim Min-Jae, sudcoreano di Tongyeong (128°25′ E) che sarebbe ingiocabile per quasi tutta la serie A. Però attenzione, perché in realtà il record assoluto del Napoli è detenuto dall’italo-australiano Max Vieri, il fratello di Bobo nato a Sydney (151°12’26” E) che però con la maglia azzurra ha giocato e segnato solo in serie B. Un ottimo motivo per salutarvi con l’unica doppietta di Max Vieri con la maglia del Napoli.