Povero Luis Maximiano: il suo esordio in serie A, in un Olimpico biancoceleste traboccante di entusiasmo per la prima della stagione, se lo aspettava migliore. Invece un errore clamoroso ha messo in salita la partita dei suoi e l’ha condannato ai votacci dei quotidiani del giorno dopo: il 4 è stato abbastanza inevitabile e lo ha proiettato nel ristretto club dei giocatori che si sono visti appioppare il “votaccio” per antonomasia già al primo giorno di scuola. Ecco chi, prima di lui, si era visto consegnare le orecchie d’asino fin da subito – abbiamo preso in esame le pagelle de La Gazzetta dello Sport.
Mauricio Lemos (Juventus-Sassuolo 7-0, 4 febbraio 2018).
Difensore uruguayano comprato dal Las Palmas nel mercato di gennaio, Beppe Iachini decide di lanciarlo titolare in una partita non esattamente agevole: in casa della Juventus di Dybala e Higuain. La Caporetto della difesa neroverde lo coinvolge in prima persona a cominciare dalla rete dell’1-0 e nel secondo tempo ha la sfortuna di trovarsi di fronte l’Higuain più ispirato della stagione. Questa la pagella di Eurosport: «Esordio in Serie A davvero imbarazzante. Tiene in gioco Alex Sandro sul primo gol, sbaglia e persevera in marcatura. Poi viene assolutamente sverniciato da Higuain, un cliente che mette in luce tutti i suoi limiti. Arrivederci».
Gregory Van der Wiel (Cagliari-Genoa 2-3, 15 ottobre 2017).
Curriculum davvero illustre per l’esterno olandese: settore giovanile dell’Ajax, titolare nella finale Mondiale 2010 persa ai supplementari contro la Spagna, quattro stagioni al PSG, una breve esperienza al Fenerbahce e poi l’approdo a Cagliari, dove ha firmato un promettente triennale. Già dall’esordio, però, si intuisce che i fasti delle annate precedenti sono un lontano ricordo: l’allenatore Rastelli lo sostituisce all’intervallo dopo un primo tempo da mani nei capelli in cui non riesce a star dietro a Galabinov e Taarabt, propiziando con una dormita anche lo 0-2 del Genoa che sfrutta un suo errore di posizionamento. Giocherà solo altre 5 partite prima di emigrare in MLS a Toronto.
Sergio Conceiçao (Piacenza-Lazio 1-1, 13 settembre 1998).
Il precedente che potrebbe fare piacere a Maximiano: portoghese come lui, laziale come lui, addirittura campione d’Italia nella stagione successiva. Il suo esordio fu un mezzo disastro, impalpabile in un 1-1 della Lazio a Piacenza nel pomeriggio dell’esordio in serie A (con gol) del giovane centravanti emiliano Simone Inzaghi. «Non si vede. Ritmo lento, idee annebbiate, 45 minuti di nulla». Peggio anche del compagno Stefano Lombardi, anche lui esordiente in serie A e per giunta espulso, cui fu dato 4,5.
Seydou Doumbia (Roma-Parma 0-0, 15 febbraio 2015).
In un mercato invernale molto complicato per la Roma di Rudi Garcia, alla disperata ricerca di nuovi attaccanti per ravvivare un attacco completamente inceppato, Walter Sabatini puntò forte sul centravanti del CSKA Mosca, ospite abbastanza fisso della fase a gironi di Champions League. Parentesi disastrosa ed esordio ancora peggio, con Doumbia ancora appesantito dai bagordi della recente vittoria in Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio e contestato dall’Olimpico al momento della sostituzione. «Un Elefante al Polo», scrisse La Gazzetta dello Sport, «lento, svagato, fuori da tutto. I fischi sono un brutto benvenuto».
Luis Silvio Danuello (Torino-Pistoiese 1-0, 14 settembre 1980).
Personaggio mitico, dai confini sfumati tra realtà e leggenda, acquistato dalla neopromossa Pistoiese nell’estate in cui la FIGC aveva finalmente deciso di riaprire le frontiere. Tante leggende metropolitane sul suo conto, come quella che fosse in realtà il fratello del giocatore avvistato in Brasile dagli osservatori toscani, che fosse stato acquistato dal Ponte Preta dopo un’amichevole farlocca o che giocasse clamorosamente fuori ruolo perché lui aveva dichiarato di giocare “ponta” (ovvero ala destra) e in Italia avevano capito “punta”. Debuttò in serie A al Comunale giocando molto largo, completamente avulso dal gioco, quasi senza toccare palla – «un pulcino bagnato», come lo definì anni dopo il suo compagno di squadra Marcello Lippi.
Ed è subito rosso.
Ce ne sono infine tanti altri che, come Luis Maximiano, hanno in un’espulsione all’esordio la ragione del loro 4 in pagella. Citiamo i più recenti: Francesco Cassata (SPAL-Sassuolo 0-1, 22 ottobre 2017), Stefan Strandberg (Bologna-Salernitana 3-2, 22 agosto 2021), Rodrigo Ely (Fiorentina-Milan 2-0, 23 agosto 2015), Aljaz Struna (Udinese-Palermo 0-1, 30 agosto 2015), Blazej Augustyn (Catania-Sampdoria 1-2, 23 agosto 2009). Sperando che l’elenco non si arricchisca anche alla seconda giornata…