Otto vittorie su otto. L’Anversa non ha mai fatto così bene: miglior inizio di campionato dal 1930. Ha segnato 19 gol e ne ha subiti 5, come le reti segnate finora da Vincent Janssen. Lui nel 2015/16 fa 27 gol con l’AZ Alkmaar: dopo l’Europeo va al Tottenham per 20 milioni, ma a Londra fa flop: 6 reti in 42 partite. Va al Fenerbahçe, tre anni in Messico a Monterrey, poi l’estate scorsa eccolo nelle Fiandre. Qui lo attende Radja Nainggolan. Lui lo conosciamo: se sommi Cagliari, Roma e Inter – con Rudi Garcia e Antonio Conte, Spalletti e Di Francesco – il Ninja conta 367 partite, 48 gol e 35 assist in Serie A. Sigarette e la cresta, temperamento e giocate spettacolari. Benvenuti ad Anversa, quarto l’anno scorso in Jupilier League, con 24 gol dello svizzero Michael Frey, e primo oggi. Che succede nel mezzo? Viene assunto un nuovo d.t.: è Marc Overmars, l’ex Barcellona e d.s. dell’Ajax, da cui s’è dimesso dopo aver probabilmente inviato le foto dei suoi genitali ad alcune colleghe. E il nuovo tecnico è Mark van Bommel…
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— Royal Antwerp FC (@official_rafc) September 15, 2022
Anversa, gli inglesi e il Tomorrowland
L’anno scorso c’era la Royale Union Saint-Gilloise di Felice Mazzù e Deniz Undav. Ora che il primo allena l’Anderlecht (non benissimo: 10 punti in 8 partite) e il secondo è in Inghilterra al Brighton, la favoletta s’è rotta. Così il 31 agosto, quando l’Anversa batte la Royale 4-2, sembra un passaggio di consegne. La novità del calcio belga è nelle Fiandre, di cui Anversa è la città più popolosa (lo è dell’intero Belgio, se escludi la gigantesca banlieu che circonda Bruxelles). Tra il porto fluviale e la Fontana di Silvius Brabo al centro della piazza del Mercato Grande. O tra i 16 km che separano Anversa da Boom, cittadina dal nome onomatopeico: 20mila abitanti d’inverno, 200mila d’estate quando ospita il Tomorrowland, l’arcinoto festival di musica elettronica. E poi c’è il calcio, perché il Royal Antwerp è un club storico. Nasce come polisportiva nel 1880 da alcuni studenti inglesi ed è la prima squadra iscritta alla Federcalcio belga, che peraltro nasce quindici anni dopo…
Questionable tattoo game from Alderweireld. pic.twitter.com/1Ag9pU08hd
— harryfre (@harryfremantle) June 24, 2014
Parma, retrocessioni e De Ketelaere
L’Anversa vince 4 campionati (1929, ‘32’, ’44 e ’57) e tre Coppe di Belgio (1955, ’92 e 2020), oltre a una Coppa Intertoto nel 1978, un trofeo curioso. Ci sono 12 gironi da 4 squadre, tra le italiane partecipano Perugia, Lazio, Genoa e Foggia, e non si fa la fase finale. Basta vincere il tuo girone e diventi automaticamente campione. L’Anversa vince il suo – contro Druisburg, Bordeaux e N.E.C Nijmegen – ed è fatta. Meno fortuna nel 1993, quando in finale di Coppa delle Coppe c’è il Parma di Nevio Scala, di Ballotta e Apolloni, di Melli e lo svedese Brolin. Non c’è partita: i belgi perdono 3-1. Segue una storia travagliata. L’Anversa retrocede nel 1998, quindi rinasce (anche) grazie a un accordo strategico col Manchester United. Torna in Jupilier League, retrocede nel 2004. Nella Serie B belga il club ci resta 13 anni, fino al 2017. Nel 2020 però vince la Coppa di Belgio: batte in finale il Club Brugge di Mignolet e Vanaken, Charles De Ketelaere e Okereke, del tecnico Philippe Clement oggi al Monaco. Sia nel 2020/21 che nel ‘21/22, inoltre, Anversa gioca l’Europa League.
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Onana, Leicester e Simeone
Prendi un danese, Viktor Fischer, che allo Jong Ajax giocava con Onana, de Jong e van de Beek. Metti Calvin Stengs, che il Nizza ha prestato qui a fine mercato. C’è pure un ecuadoregno, lui si chiama Anthony Valencia, ma non c’entra né con Antonio Valencia, né con Enner Valencia. E ancora, il portiere dell’Anversa primo nel campionato belga è un francese: si chiama Jean Butez, ha 27 anni ed è cresciuto alle spalle di Mike Maignan a Lilla. In difesa c’è Ritchie De Laet, che nel 2015 è il terzino destro del Leicester, perde il posto a favore di Danny Simpson, passa al Middlesbrough in inverno e a maggio 2016 ritira due medaglie: una per la Premier vinta dalle Foxes di Ranieri, una per la promozione col Boro di Christian Stuani. Idolo. De Laet inizia proprio ad Anversa, nel 2005. Ha cambiato 12 squadre, tra cui lo United di Ferguson e il Melbourne City, ora è tornato. Con lui ci sono Björn Engels, ex Olympiakos, e Toby Alderweireld, che nel 2014 vince la Liga con l’Atlético di Simeone. Ha giocato al Tottenham e in Qatar, poi pure lui in estate s’è trasferito qui. Per la prima volta, gioca nel suo Paese. Che dire, ha scelto il momento migliore.