Week-end iniziato con i fuochi d’artificio di Anfield, dove Roberto De Zerbi – dodicesimo allenatore italiano nella storia della Premier League – ha debuttato con un 3-3 contro il Liverpool com’era capitato da attaccante a Fabrizio Ravanelli, autore di un hat-trick all’esordio contro i Reds il 17 agosto 1996. Certo, alla fine di quella stagione il Middlesbrough di “Penna Bianca” si qualificò in finale di FA Cup ma retrocesse in Championship: veda De Zerbi se la cosa gli conviene. Prima che Haaland e il City gli rubassero la scena di domenica, era stato un sabato di gloria anche per il belga Leandro Trossard, terzo giocatore della storia della Premier League ad aver segnato (da ospite) una tripletta ad Anfield: prima di lui solo lo zimbabwese Peter Ndlovu in Liverpool-Coventry 2-3 del 14 marzo 1995 e il russo Andrei Arshavin, che ne aveva segnati addirittura quattro in Liverpool-Arsenal 4-4 del 21 aprile 2009. E in Italia? Vediamo le Statistiche Inutili dell’ottava giornata di Serie A.
Il Diavolo non si è fermato a Empoli
Una squadra allenata da Stefano Pioli vince 1-3 in provincia di Firenze con tre gol nei minuti di recupero del secondo tempo: era mai successo? Certo che sì: il 9 gennaio 2016, in Fiorentina-Lazio 1-3 (46′ pt Keita; 92′ Milinkovic-Savic, 93′ Roncaglia, 96′ Felipe Anderson). In Serie A era poi accaduto altre due volte nel 1997: il 5 gennaio in Perugia-Reggiana 1-3 (90′ Simutenkov, 91′ Rapajc, 93′ Parente) e il successivo 2 novembre in Bologna-Napoli 5-1, con le reti al 90′ di Roberto Baggio, al 93′ di Kenneth Andersson e al 95′ ancora di Baggio. A stappare lo champagne sarà più degli altri Fodé Ballo-Touré, secondo senegalese in gol nella storia del Milan dopo Mohamed Sarr, in rete in un anonimo primo turno di Coppa UEFA del settembre 2001 (Milan-BATE Borisov 4-0). Di questa collezione dovrebbe far parte anche M’Baye Niang, che con la maglia del Senegal partecipò ai Mondiali di Russia 2018, ma l’uomo del palo di Barcellona era ancora di nazionalità francese all’epoca della sua esperienza al Milan.
Il Ballo delle incertezze
Proprio Ballo-Touré potrebbe rinnovare una statistica curiosa e un po’ inquietante che aleggia su Empoli-Milan, specialmente quando si è giocato in autunno. Seguiteci: il 5 ottobre 1997 il Milan vince 1-0 a Empoli con un gol di testa dello svedese Andreas Andersson, non troppo amichevolmente detto “la Renna”, che due mesi dopo quell’unico gol in campionato farà le valigie in direzione Newcastle. Il 26 ottobre 2005 il Milan vince 3-1 a Empoli con un gol di testa di un declinante Bobo Vieri, che due mesi dopo quell’unico gol in campionato farà le valigie in direzione Monte-Carlo. Il 23 settembre 2014 il Milan pareggia 2-2 a Empoli con un gol di testa di un autunnale Fernando Torres, che tre mesi dopo quell’unico gol in campionato farà le valigie in direzione Atletico Madrid (scambiato con Cerci, ohibò). Quindi, Ballo-Touré deve già iniziare a impacchettare mobili e suppellettili? Forse lo può salvare il fatto di aver segnato di piede…
Dimarco Week
Quarta sconfitta in otto partite per l’Inter di Simone Inzaghi, che eguaglia in bruttezza l’inizio della stagione 2011-12 quando Gasperini e Ranieri ammonticchiarono insieme lo stesso esiguo bottino. Quantomeno, “la squadra di Milano” (citiamo dall’inno) è tornata a segnare a San Siro con un calciatore nato a Milano città: Federico Dimarco, cresciuto nel quartiere di Calvairate in zona 4 e protagonista di una settimana memorabile, iniziata lunedì a Budapest con il suo primo gol in Nazionale che era anche il numero 1500 della storia azzurra. Non è una statistica così banale: l’ultimo interista a riuscirci era stato l’insospettabile Cristian Brocchi, grazie a un gol piuttosto fortuito in Inter-Vicenza 1-1 dell’8 aprile 2001, tanto da essere stato inizialmente assegnato al Chino Recoba.
O’ Lione Anguissa
La famiglia De Laurentiis domina: il Napoli di Aurelio comanda la serie A, il Bari di Luigi guida la serie B insieme a Brescia e Reggina. Il Torino di Ivan Juric, alla settima sconfitta su sette partite contro Spalletti, è stato schiaffeggiato in meno di un quarto d’ora da due gol di André Zambo Anguissa che, in uno stadio in cui nel 1990 il suo Camerun ha scritto pagine di storia dei Mondiali, è diventato il primo Leone Indomabile a segnare una doppietta in serie A dai tempi di Samuel Eto’o (Inter-Genoa 5-2, 6 marzo 2011), che oggi è il presidente della Fédération Camerounaise de Football.
Pronti, via, rigore
Nella passeggiata della Lazio sullo Spezia, un dato statistico niente male: il fallo da rigore commesso da Ampadu su Immobile dopo appena 39 secondi. È il penalty più veloce della storia della serie A? No: è impossibile stabilire quale sia stato il più rapido in assoluto, vista l’assenza di immagini video fino almeno agli anni Cinquanta, ma ce n’è almeno uno che lo supera ed è quello fischiato dall’arbitro Pieri il 9 febbraio 1986 in Torino-Roma, quando indicò il dischetto dopo 24 secondi (stando al resoconto della Stampa) per fallo di Dario Bonetti su Leo Junior. Il quale Junior, forse ancora acciaccato dalla botta subita, si fece parare da Tancredi il tiro dagli 11 metri.
Triste, solitario y Giampaolo
Per l’ottava volta Marco Giampaolo è stato esonerato da una squadra di serie A: la Sampdoria 2022-23 segue il Cagliari 2006-07, il Cagliari 2007-08, il Siena 2009-10, il Catania 2010-11, il Cesena 2011-12, il Milan 2019-20 e il Torino 2020-21. Nessun tecnico di serie A ha ammonticchiato più esoneri di lui: con il triste epilogo di domenica scorsa, il Maestro ha staccato Beppe Iachini e Davide Ballardini fermi a quota 7 – ma Giampaolo, a differenza degli altri due, è arrivato a quota 8 senza mai essere stato a libro paga di Maurizio Zamparini. Ancora peggio (o meglio, a seconda dei punti di vista): Giampaolo è anche entrato nel club dei sei allenatori che sono stati ultimi da soli in serie A con quattro squadre diverse, con la Sampdoria 2022-23 che va appunto a fare compagnia al Siena 2009-10, il Cesena 2011-12 e il Torino 2020-21. Insieme a lui, cinque espertissimi dei bassifondi della massima serie: in ordine alfabetico, Luigi Bonizzoni, Giancarlo Cadé, Serse Cosmi, Eugenio Fascetti e Nedo Sonetti. Lasciamo a voi la ricerca delle venti squadre fanalino di coda di cui costoro sono stati ineffabili nocchieri almeno per una domenica.