Dodicesima giornata di serie A che sembrava piuttosto interlocutoria ed è stata invece shakerata ben bene dai due black-out in rapida successione di Lazio e Milan, che hanno rimestato le prime posizioni in attesa di un fine settimana – il prossimo – con ben tre scontri diretti. Non è mancato il materiale succulento da Statistiche Inutili, tra coincidenze astrali irripetibili, nomi di battesimo ricorrenti, marcatori succulenti, rigoristi fallibili e terzini sinistri sfigati: praticamente, il nostro week-end ideale.
Le Statistiche Inutili della dodicesima giornata di Serie A
Ti ricordi?
In Inter-Sampdoria caso più unico che raro di sfida tra allenatori che hanno esordito e segnato il loro primo gol in serie A nella stessa partita: sia Dejan Stankovic che Simone Inzaghi hanno infatti debuttato in Piacenza-Lazio del 13 settembre 1998, finita 1-1 con le reti dell’aquilotto Dejan e del piacentino Simone, che la stagione successiva si sarebbe trasferito proprio alla Lazio dove avrebbe vinto lo scudetto in compagnia di Deki. Una cosa simile – due allenatori che hanno condiviso la stessa partita d’esordio da calciatori – non si verificava da oltre 60 anni: trattavasi di Antonio Busini ed Eraldo Monzeglio, allenatori avversari in un Genoa-Sampdoria 1-2 del 15 novembre 1959, esordienti in serie A con la stessa maglia in Lazio-Bologna del 6 ottobre 1929. In tempi più moderni, avevano sfiorato la circostanza Cristiano Bergodi e Gian Piero Gasperini (Inter-Pescara 0-2, 13 settembre 1987) e Attilio Perotti e Claudio Ranieri (Genoa-Roma 2-1, 4 novembre 1973), che però da allenatori si erano affrontati solo in Serie B, in un remoto Fiorentina-Fidelis Andria della stagione 1993-94.
Basta Fagioli
Dopo l’eliminazione in Champions la Juventus ritrova il sorriso grazie al tiraggiro di Nicolò Fagioli, al suo primo gol in bianconero al Via del Mare di Lecce: qualità che condivide con altri due attaccanti della storia juventina come Paolo Di Canio (Lecce-Juventus 0-1, 7 ottobre 1990) e Sebastian Giovinco (Lecce-Juventus 1-2, 7 dicembre 2008). Inoltre, il vituperato Max Allegri è pur sempre riuscito in un’impresa mancata a tecnici del calibro di Carlo Ancelotti (1999), Marcello Lippi (2001) e Maurizio Sarri (2019), ovvero vincere a Lecce di sabato in serie A: l’unico ad aver centrato i tre punti era stato Didier Deschamps nella stagione 2006-2007, quando però ahilei la Vecchia Signora militava in serie B. La coincidenza con il gol di Barella in Inter-Sampdoria fa sì che la 12^ giornata della serie A 2022-23 sia anche la prima giornata della storia del nostro campionato in cui sono andati in gol due diversi Nicolò: che ci crediate o no, in 93 anni non era mai successo. E poi, nel posticipo del lunedì sera, grazie a Zaniolo sono diventati addirittura tre!
L’oro di Napoli
Quanto viaggia il Napoli! Un po’ di numeri utili: innanzitutto, con 13 vittorie consecutive in tutte le competizioni, la banda Spalletti ha eguagliato il record italiano del Ventunesimo Secolo, stabilito dalla Juventus di Allegri dal 13 dicembre 2015 al 13 febbraio 2016 che però in quella finestra aveva disputato solo partite “nazionali”, senza cioè la Champions League. Ancora: il terzo gol di Osimhen è stato anche il gol stagionale numero 50, e nessuna squadra italiana c’era mai arrivata al 29 ottobre (anche se il Napoli è stato aiutato dalla partenza anticipata a Ferragosto). L’ultima squadra italiana ad aver raggiunto quota 50 dopo appena 17 partite stagionali era stato il Milan Invincibile di Capello, estate-autunno 1992, che tagliò il traguardo proprio in un memorabile saccheggio a Napoli, l’8 novembre 1992, con quattro gol di Van Basten. Dulcis in fundo, Victor Osimhen ha segnato la prima tripletta nigeriana della storia della serie A e la sesta di un attaccante africano. Gli altri cinque: George Weah (Liberia) nel 1998, Patrick Mboma (Camerun) nel 1999, Kevin-Prince Boateng (Ghana) nel 2011, Mohamed Salah (Egitto) nel 2015 e Keita Baldé (Senegal) nel 2017.
Tanta voglia di Rui
Tra i sedici diversi marcatori stagionali del Napoli (l’ultimo in ordine cronologico è stato il norvegese Ostigard contro i Rangers Glasgow) manca ancora Mario Rui, nel frattempo specializzatosi negli assist. Il portoghese sembra avere un conto aperto con le falegnamerie di tutta Italia: nelle ultime due stagioni non ha mai segnato, ma in compenso è arrivato a cinque legni – l’ultimo sabato pomeriggio, un destro da fuori deviato sulla traversa da Consigli. Andiamo a ritroso: in Napoli-Bologna del 16 ottobre 2022 palo esterno nel primo tempo, in Napoli-Udinese del 19 marzo 2022 rimpallo con Silvestri che smanaccia la palla sul palo, in Verona-Napoli del 13 marzo 2022 tiro da fuori che sbatte contro lo spigolo dell’incrocio, in Inter-Napoli del 21 novembre 2021 colpo di testa deviato sulla traversa da Handanovic con molta fortuna.
Dea Bendata
La netta vittoria dell’Atalanta al Castellani di Empoli passerebbe tranquillamente in cavalleria, se non fosse per l’ennesimo rigore sbagliato dalla Dea nelle sette stagioni dell’era Gasperini: l’olandese Teun Koopmeiners è l’undicesimo giocatore diverso dell’Atalanta a sbagliare un rigore in serie A dal 2016 a oggi. Gli altri dieci: Paloschi, Gomez, Cristante, De Roon, Caldara, Zapata, Ilicic, Muriel, Barrow, Malinovskyi. A questi undici va aggiunto anche Andreas Cornelius in Copenaghen-Atalanta del 30 agosto 2018, play-off finito ai rigori, che costò alla Dea la qualificazione ai gironi di Europa League.
Ivan il Secondo
La striscia d’imbattibilità di Ivan Provedel si è fermata a 620 minuti: merito o colpa dell’ex di turno Antonio Candreva, che mai in carriera aveva segnato alla Lazio. Provedel si accomoda dunque al secondo posto nella classifica dei portieri laziali imbattuti in serie A: meglio di lui ha fatto solo Luca Marchegiani, che nel 1997-98 arrivò a 745 minuti. Ma questo lo trovate scritto dappertutto! Quel che vi diciamo solo noi è che entrambe le strisce hanno preso il via da un gol subito da una squadra allenata da Luciano Spalletti: Kvaratskhelia (Lazio-Napoli 1-2, 3 settembre 2022) nel caso di Provedel, Massimiliano Cappellini (Lazio-Empoli 3-1, 11 febbraio 1998) nel caso di Marchegiani.
V’è Roma a Verona
Tante piccole Statistiche Inutili nel monday afternoon Verona-Roma. Innanzitutto, per la prima volta in carriera José Mourinho è riuscito a sconfiggere l’Hellas, contro cui l’anno scorso aveva racimolato appena un punto. Rimangono dunque solo due le squadre italiane che non è mai riuscito a battere, il Bari (con l’Inter del Triplete, stagione 2009-10) e il Venezia (l’anno scorso). Merito del classe 2003 Cristian Volpato, che sta al Verona come Fikayo Tomori sta alla Juventus e Ola Aina all’Udinese: tutti e tre hanno segnato due gol in serie A contro la stessa squadra – ma il caso di Volpato è ancora più notevole, perché si tratta dei suoi primi due gol da professionista. La Roma non mandava in gol in serie A tre diversi giocatori italiani dal 3 marzo 2013: un Roma-Genoa 3-1 impreziosito dalle reti di Francesco Totti, Simone Perrotta e dall’unico gol in giallorosso di un difensore che domenica starà dall’altra parte della barricata, ovvero Alessio Romagnoli.