Iñaki Williams ha 28 anni e suo fratello Nicholas 20. Entrambi attaccanti, stesso club (l’Athletic Bilbao) ed entrambi al Mondiale, ma con due Nazionali diverse. Che storia: Iñaki col Ghana, Nico con la Spagna di Luis Enrique. Avrebbero potuto giocare assieme, ma Iñaki a 28 anni ha avuto un ripensamento last minute dopo un viaggio in estate ad Accra e Kumasi. Merito di nonno Richard, novant’anni: «Mi ha abbracciato, ci siamo seduti a parlare e quando è venuto fuori il tema della Nazionale – ha raccontato Iñaki Williams in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – la sua faccia si illumina e i suoi occhi si accendono. “Il mio sogno è sempre stato lo stesso, che uno dei miei nipoti vesta la maglia del Ghana“. Non c’è più stata discussione. Da Iñaki sono tornato ad essere Kweku». Kweku vuol dire mercoledì: in Ghana, i popoli Akan ed Ewe chiamano i bambini in base al giorno in cui nascono. Radici: Kweku Williams parla la lingua Twi e adora il riso ghanese.
Inaki and Nico Williams re-unite at club side Athletic Bilbao after making their international debuts for Ghana and Spain respectively 🤩🤩 pic.twitter.com/ggWytMbVSX
— Bortey 🇬🇭 (@joelbortey) September 28, 2022
Guerra, preti e gol a Torino
La storia di famiglia dei fratelli Williams, Iñaki e Nico, è drammatica. Iñaki, che la racconta a sua volta al Guardian, ha 20 anni quando sua madre Maria gliela rivela. Lei incinta e suo marito Felix attraversarono su un camion e a piedi nudi il deserto del Sahara fino in Spagna, a Melilla, dove scavalcarono la frontiera venendo arrestati. In prigione, un sacerdote della Caritas gli suggerì di mentire e dire di essere fuggiti da un paese in guerra. Strapparono i documenti ghanesi, dissero di provenire dalla Liberia. E via a Bilbao, dove Iñaki Williams Arthuer nasce il 15 giugno 1994 – si chiama Iñaki come quel sacerdote – e dove nel 2012 entra nelle giovanili, a Lezama. Ha 18 anni, segna 21 gol in due anni. Esordisce coi grandi di Ernesto Valverde a dicembre 2014 (Aduriz è infortunato) e il 19 febbraio 2015 segna in Europa League a Torino, dopo 9’, ai granata di Ventura: Iñaki diventa il primo calciatore d’origine africana in gol coi biancorossi, e il secondo ad avervi mai debuttato.
If Inaki Williams play on Thursday for the Black Stars, Ghana will become the first country to have 3 different brothers play for 3 different teams at the @FIFAWorldCup
Nico and Inaki -2022
Jordan and Andre – 2014/2022
Jerom and Kevin – 2010 pic.twitter.com/UmeqowOMRJ— Chief Seidu Adamu 🇬🇭 (@Chiefseiduadamu) November 23, 2022
Asparagi, Londra e record
Ma non finisce qui. I genitori di Iñaki, Félix e Maria, si trasferiscono a Pamplona cercando lavoro nei campi di asparagi del capoluogo della Navarra. A Pamplona, il 12 luglio 2002 nasce Nicholas Williams Arthuer, detto Nico, il fratellino di Iñaki. Félix e Maria cambiano lavoro, dall’agricoltura alle pulizie, a ristoranti e aeroporti, fin quando Félix parte per Londra e da qui invia le rimesse di denaro in Spagna, dove Maria cresce Iñaki e Iñaki si prende cura di Nico, nel quartiere povero di La Rotxapea. Lieto fine: nel 2014 Félix torna in Spagna e oggi, assieme a Maria, guarda i due figli in campo da un box privato dello stadio San Mamés. Sì, perché giocano assieme. Iñaki, cresciuto a Pamplona, vanta 387 presenze, 101 gol e 54 assist con l’Athletic Bilbao. Lo hanno seguito in tanti: Arsenal, Liverpool, Manchester City. Lui nel 2016 ha rinnovato fino al 2021 con l’Athletic Bilbao e ad agosto 2019 ha firmato per 9 anni, con clausola di 135 milioni di euro. Attaccamento. E di 387, 247 gare consecutive in Liga: sei anni (dal 20 aprile 2016) senza saltarne una. Record in corso.
Nicholas (Nico) Williams Arthuer was born on the 12th day of July 2002. With their father hustling in England and their mother working up to 3 jobs, Iñaki was used to taking care of his little brother. No wonder they both grew to care for each other off and on the field of play. pic.twitter.com/XX5E3CVCuh
— Olufunke Lawson (@bravefacefunkie) November 24, 2022
I fratelli Williams, Iñaki e Nico
E Nico? Lui debutta il 22 aprile 2021, al San Mamés, entrando al 62’. Dopo 10’ entra pure Iñaki: due fratelli insieme in campo, come Julio e Patxi Salinas nel 1986. Quest’anno giocano assieme: Iñaki al centro. Nico ala destra, con 3 gol e 4 assist finora ne La Liga. E in Qatar è entrato al 69’ contro Costa Rica e ha crossato per il gol del 7-0 firmato Soler. Per Iñaki, invece, 90’ nel k.o. per 3-2 col Portogallo di Ronaldo. Nel 2016 giocò un’amichevole con la Spagna, sembrava non voler giocare per il Ghana: «Non sarebbe giusto, mi sento basco». E invece a marzo un emissario della Federcalcio africana va a Bilbao per Iñaki, in contatto col c.t. Otto Addo, coi leader in spogliatoio (i due Ayew, Amartey e Thomas Partey, centrocampista dell’Arsenal di Arteta). Chiede consiglio ad Asamoah Gyan e Michael Essien, poi il 23 settembre 2022 debutta in amichevole col Ghana. Merito di quel viaggio in Africa. Suo fratello Nico debutta il giorno dopo, ma con la Spagna. Ora potranno sfidarsi, ai quarti eventualmente, il 9 dicembre. Pensando al nonno: «Dice che non gli resta troppo da vivere, starebbe seduto a guardare la partita chiedendomi di battere Nico».