Quarti di finale del Mondiale davvero nobili, con una grande sorpresa (il Marocco) come prevede il cerimoniale e poi tutte le migliori, Messi, Ronaldo, Neymar, Mbappé, l’Inghilterra mai così ambiziosa, l’Olanda dell’alchimista Van Gaal, la Croazia dei vecchi leoni. L’Italia sta a guardare anche a livello di club, dal momento che le tre squadre che hanno almeno un rappresentante in ognuno dei quattro quarti di finale sono tutte straniere: il Barcellona (Depay, De Jong, Koundé, Dembelé, Ezzalzouli, Raphinha), il Bayern Monaco (De Ligt, Pavard, Upamecano, Coman, Lucas Hernandez, Mazraoui, Stanisic) e ovviamente i padroni di casa del Paris Saint Germain: Hakimi, Messi, Mbappé, Marquinhos, Neymar, Danilo, Vitinha, Nuno Mendes.
Tutto quello che c’è da sapere sui quarti di finale del Mondiale
Brasile-Croazia
C’è una statistica che potrebbe inquietare anche questo Brasile così danzereccio e spensierato: dal 2006, ogni volta che ha incontrato una squadra europea nella fase a eliminazione diretta, è stato eliminato. E da quattro squadre diverse: dalla Francia di Zidane nel 2006 (quarti di finale), dall’Olanda di Sneijder nel 2010 (quarti di finale), dalla Germania rullo compressore nel 2014 (semifinale), dal Belgio di Hazard e De Bruyne nel 2018 (quarti di finale). Buono a sapersi per la Croazia di Luka Modric, che affronta la Seleçao nella stessa condizione mentale in cui la incontrò un’altra leggenda del Real Madrid come Zidane: ai quarti, con la numero 10, con la prospettiva di essere all’ultima partita della carriera in Nazionale. Se giocherà, Nikola Vlasic riporterà il Torino nei quarti di finale di un Mondiale: l’ultimo a esserci riuscito era stato Roberto Mussi a USA ’94.
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Olanda-Argentina
Remake del quarto di finale di Francia 1998, vinto dagli arancioni con un capolavoro di Bergkamp nei dintorni del 90′. Van Gaal può arrivare a 12 partite consecutive senza sconfitte ai Mondiali e contestualmente alla terza semifinale consecutiva dell’Olanda ai Mondiali, con la puntualizzazione importante che nell’edizione del 2018 non si erano nemmeno qualificati. Insieme a Inghilterra e Marocco, l’Olanda è una delle tre squadre superstiti che non sono mai state in svantaggio in questo Mondiale: l’ultima squadra ad aver alzato la coppa senza mai andare sott’acqua in sette partite è stata la Germania nel 1990. Gli oranje possono inoltre diventare la seconda squadra a finire tra le prime 4 del mondo in 4 continenti diversi, dopo i secondi posti a Germania 1974, Argentina 1978 e Sudafrica 2010: c’è riuscita fin qui solo la Germania.
Portogallo-Marocco
Terzo confronto Mondiale dopo i due precedenti ai gironi del 1986 (vinse il Marocco 3-1 e diventò la prima squadra africana a qualificarsi agli ottavi) e del 2018 (1-0 Ronaldo). Per la quarta volta l’Africa ha la possibilità di entrare tra le prime 4 di un Mondiale: fallirono il Camerun nel 1990, il Senegal nel 2002 e il Ghana nel 2010, ma tutte e tre riuscirono a portare la sfida almeno ai supplementari. Se giocherà, Walid Cheddira sarà il primo giocatore del Bari a disputare un quarto di finale Mondiale: non c’era riuscito nemmeno il difensore argentino Nestor Lorenzo (1990), che però si rifece da titolare in finale. Quanto ai giocatori di serie B, l’ultimo a esserci riuscito è stato il rumeno Gheorghe Hagi, che ai tempi di USA ’94 era fresco di promozione in serie A con il Brescia.
Francia-Inghilterra
Per la prima volta nella storia le due Nazionali s’incontrano in una partita a eliminazione diretta di un Europeo o un Mondiale: nei cinque precedenti (Mondiali 1962, Mondiali 1982, Europei 1992, Europei 2004, Europei 2012) si trattava sempre di fase a gironi. Les Bleus concorrono al titolo di prima Nazionale campione uscente a raggiungere le semifinali del Mondiale successivo nel Ventunesimo Secolo: missione fallita dalla Francia 2002, dal Brasile 2006, dall’Italia 2010, dalla Spagna 2014 e dalla Germania 2018, riuscita l’ultima volta al Brasile 1998 di Ronaldo e Rivaldo, che sconfissero 3-2 la Danimarca.