Se dovesse restare sulla panchina del Reims fino al termine della stagione, al suo club costerebbe un totale di circa 700 mila euro di multa. Eppure il Reims se ne frega: vuole puntare su di lui. Si chiama Will Still, è nato in Belgio da genitori inglesi, ha solo trent’anni, non ha un passato da calciatore professionista ma è già nell’élite del calcio europeo come allenatore, pur non avendo ancora la licenza Uefa Pro per allenare.
In attesa del ‘patentino’
Dal 13 ottobre scorso, giorno dell’esonero del precedente allenatore, il Reims gli ha affidato la prima squadra, accettando di pagare ogni weekend una multa da 25 mila euro, ammenda che da regolamento spetta per ogni partita ufficiale in cui Still va in panchina senza il patentino, che otterrà solo la prossima estate, a campionato concluso. Inizialmente, la scelta di Still doveva essere ad interim, ma i risultati hanno fatto sì che il club lo abbia confermato: dal giorno della sua nomina, infatti, il Reims ha ottenuto tre vittorie e tre pareggi, che hanno permesso alla squadra di uscire dalla zona bassa della classifica.
Chi è Will Still, il giovane tecnico del Reims
Ma come ha fatto Still ad arrivare a una panchina di Ligue 1 a soli trent’anni e senza un passato da calciatore professionista? Semplice: con le competenze. Da ragazzo, in campo era un numero 10, ma il suo vero talento era nell’analisi tattica, messa in pratica anche nelle ore passate giocando a Football Manager. Da teenager va a studiare a Preston, al Myerscough College, che gli apre le porte per la realizzazione dei suoi sogni: da lì entra a far parte dello staff dell’U14 del Preston North End a soli diciannove anni, e inizia la sua carriera. Prima assistente, poi match analyst e infine allenatore: due anni fa prese in mano la prima squadra del Beerschot, diventando il più giovane allenatore di sempre nella prima divisione belga. Oggi è a Reims con una media di due punti a partita e la consapevolezza di aver imboccata la strada giusta e di essere solo all’inizio di un grande percorso