Ha i capelli biondi, ma non lasciatevi ingannare: è davvero lui. Anzi, è tornato ad essere la vera versione di se stesso. Cioè un giocatore devastante nei pochi metri davanti alla porta, capace di anticipare sempre e comunque il difensore, con un istinto del gol e una freddezza che andrebbero studiati. Mauro Icardi, da quando si è trasferito al Galatasaray, viene coinvolto direttamente in un gol ogni 64 minuti. In 11 partite di campionato (832 minuti complessivi) ha segnato 8 gol e servito 5 assist per i compagni. Ha approfittato di un torneo di livello più basso rispetto alla Ligue 1 o alla Serie A per tornare decisivo, un leader, e poco alla volta si è tolto di dosso tutta quella pressione mediatica, relativa soprattutto alle vicende personali che negli ultimi tempi avevano ingolfato la sua carriera. Il primo febbraio ha ribaltato all’83’ la partita contro l’Umraniyespor, evitando ai suoi, che stanno dominando il campionato, la figuraccia di perdere contro l’ultima in classifica. Prima un rigore, con cucchiaio, e poi un colpo di testa che ha fatto esplodere lo stadio. E adesso ha messo nel mirino il compagno
Il lento addio a Parigi
Non è facile brillare di luce propria in una squadra come il Paris Saint-Germain, zeppa di talento e con un tridente composto da Neymar, Mbappé e Messi, ma l’impressione è che i problemi di Mauro Icardi, almeno nell’ultimo anno, non si limitassero a questo. Era anche una questione di testa. A Parigi tutto era iniziato al meglio per l’attaccante argentino, ex capitano dell’Inter, con 12 gol e 3 assist in 20 partite di campionato. Con lo stesso numero di gare, ma diversi minuti in meno, nel 2020/21 si era fermato a 7 gol e 4 assist in Ligue 1, mentre la scorsa stagione si erano ridotti ulteriormente a 4, insieme ai minuti in campo. Soltanto 46 minuti totali in Champions League. Da qui la decisione di accettare il trasferimento al Galatasaray, forse non il primo club in cima alla lista dei desideri, ma uno dei migliori per provare a ritornare se stesso. Una piazza calda in cui sarebbe stato messo al centro del progetto. Un prestito secco e un ingaggio pagato per oltre la metà (5 degli 8 milioni totali) dal Psg. Una decisione delicata, perché fallire in Turchia, a 29 anni, avrebbe ridimensionato forse per sempre la sua carriera. Finora, però, tutto è andato per il verso giusto, in una squadra in cui la Serie A è di casa, con Mertens e Torreira (anche lui adesso con i capelli biondi) che lo supportano, e Muslera in porta.
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Mauro Icardi è tornato?
Mauro Icardi è tornato? Domanda legittima, a guardare i numeri. Diciamo che sta tornando. Se non altro le cose si sono incastrate bene fin da subito, con un esordio contro il Konyaspor in cui in mezzora ci ha messo del suo nell’autogol di Calvo che è valso la vittoria e subito dopo è andato sul muso al portiere avversario Ibrahim Sehic per difendere Torreira.
Mauro Icardi v Ibrahim Sehic pic.twitter.com/EMMmPVrJWs
— Sporx (@sporx) September 16, 2022
Indizi che hanno fatto capire quanto abbia preso seriamente l’opportunità di rilancio che la Turchia gli ha offerto. A far innamorare del tutto i nuovi tifosi, poi, ci ha pensato nelle partite che contano di più: i derby. Come ai tempi dell’Inter. l 5 novembre con una doppietta ha steso da solo (2-1) il Besiktas, nel turno successivo il Galatasaray ha demolito 7-0 il Basaksehir e tra i marcatori Icardi non poteva certo mancare. Al rientro da un problema fisico che l’aveva tenuto fuori per tre gare, l’8 gennaio, in 14 minuti ha segnato un gol sfruttando un errore della difesa avversaria e servito un assist per il 3-0 finale contro il Fenerbahce. Da quel giorno ha messo insieme 4 gol e 2 assist in 5 gare di campionato.