Ci sono due qualità umane che contraddistinguono da sempre Evan Ndicka. La consapevolezza di farcela e la bravura nel saper aspettare. Tempo al tempo. Nel 2018 gioca una dozzina di partite con l’Auxerre, strega gli addetti ai lavori e il telefono inizia a squillare. ‘Verresti a Liverpool?’. Lo cerca anche il Manchester City. Ma niente, Ndicka sceglie l’Eintracht di Francoforte. «Qui posso giocare con continuità e crescere, lì invece magari avrei avuto meno spazio». Maturità al potere. Non banale per un ragazzo di appena diciotto anni.
Oggi Evan, 23 anni, è il nuovo rinforzo della difesa di Mourinho, che l’ha chiamato, cercato, convinto. Un corteggiamento continuo, finché il francese non ha detto sì. Complice anche un interesse che parte da lontano. La Roma infatti si è mossa prima di tutti e ha saputo reggere l’urto della concorrenza nello sprint finale.
Ndicka arriva a parametro zero, dopo che l’Eintracht lo aveva pagato cinque milioni nel 2018. Fin dal suo arrivo in Germania lo strapotere fisico era evidente, serviva un po’ di disciplina e qualche miglioramento dal punto di vista tattico. Ci è arrivato con il tempo. Dando sempre più garanzie e sicurezze al reparto, sia in Bundesliga che nelle Coppe Europee. Questione di personalità. Ora è pronto per fare il salto, la capitale lo aspetta. Adesso i tempi sono quelli giusti.
Chi è Evan Ndicka, rinforzo della Roma
Mancino, classe 1999. Forte di testa, ordinato e veloce, nonostante superi il metro e novanta di altezza. Può giocare sia a tre che a quattro – lo ha fatto sia con l’Eintracht che con la nazionale Francese, con cui ha fatto tutta la trafila sempre da titolare – e a 23 anni ha già più di 150 presenze con i pro. Non male come biglietto da visita.
Dai social si capisce al volo che tipo è. Riservato e focalizzato sul calcio. Ma allo stesso tempo molto legato al gruppo. Le prime tre foto in evidenza sono tutte della vittoria dell’Europa League dello scorso anno, arrivata ai rigori contro i Rangers. Lui ne è stato assoluto protagonista, migliore in campo nella semifinale con il West Ham e sempre titolare per tutta la competizione. Su Instagram una delle ultime foto è con Daichi Kamada, trequartista che piace al Milan, anche lui in uscita dall’Eintracht a parametro zero. Chissà che non si ritroveranno da avversari. In quel caso in campo, ci sarà meno spazio per i sorrisi.
Ndicka libera Ibanez?
La Roma si sa, ha bisogno di vendere entro il 30 giugno. Manca sempre meno e la corsa contro il tempo va più veloce ogni giorno che passa. Serve fare cassa. Al momento l’uomo con più mercato, con Abraham infortunato, è Roger Ibanez. La Roma in realtà inizialmente sembrava non volerlo cedere, per non svalutarlo, ma la convocazione con la nazionale brasiliana e le scadenze della società giallorossa, potrebbero far cambiare le cose. D’altronde Ndicka è un giocatore simile. Il francese ha un anno in meno e ha una manciata di presenze in più con i professionisti, ma sono entrambi rapidi, fisici e con una buona capacità di impostazione. Chissà che l’ingresso di Ndicka e la cessione di Ibanez non possa essere la combinazione per sbloccare il mercato della Roma.