Era nell’aria ormai già da qualche giorno, ma ieri è arrivata anche l’ufficialità: Joselu, attaccante spagnolo di 33 anni, è un nuovo giocatore del Real Madrid. Arriva dall’Espanyol in prestito con diritto di riscatto, dove si è messo in luce in questa stagione con 16 gol in 38 partite che gli sono valsi il ritorno a casa.
Sì, perché l’attaccante 33enne ha già vissuto nella propria carriera una parentesi tra le fila dei Blancos. Bisogna tornare indietro di qualche anno, più precisamente al 2009, quando il Real lo acquistò dal Celta Viga prima di lasciarlo per una stagione in prestito proprio nel club galiziano.
Il 2010 è l’anno giusto per l’approdo al Real Madrid, da sempre il club della sua vita. Joselu, all’epoca ventenne, viene aggregato al Real Madrid Castilla: in due stagioni segnerà 40 reti in 73 presenze.
José Mourinho, allora sulla panchina del Real, gli regala anche due presenze in Prima Squadra. L’esordio, arrivato il 20 maggio 2011, nella sfida di campionato contro l’Almeria, è subito bagnato dal gol.
Joselu concede il bis a dicembre 2011 nella seconda ed ultima partita con il Real Madrid, almeno finora: entra nel finale in Copa del Rey e segna subito. Non basterà per conquistarsi la conferma: a fine stagione viene ceduto all’Hoffenheim per 6 milioni di euro.
Da lì comincia un lungo girovagare tra Germania, Inghilterra e Spagna: all’Hoffeinhem fanno seguito Eintracht Francoforte – con cui debutterà in Europa -, Hannover, Stoke City, Deportivo La Coruna, Newcastle, Alavés e infine l’Espanyol.
Nelle ultime 4 stagioni Joselu è sempre andato in doppia cifra ne LaLiga: 11 gol nel 2019-20 e 2020-21, 14 nel 2021-22 e 16 nell’ultima. Proprio il ritorno in patria e la costanza realizzativa sono state le chiavi di volta che ha convinto il Real a puntare su di lui. Ma che ruolo avrà nei Blancos?
Torna a Madrid come alternativa della puntatitolare. Non di Benzema, visto il recente addio, ma del sostituto che i Blancos devono ancora acquistare. Joselu non vede l’ora di lasciare il segno, forte anche dei 3 gol segnati nelle prime 4 apparizioni con la Spagna, arrivate tra marzo e giugno. Indosserà la maglia numero 14, la stessa del Chicharito Hernández, uno che di gol dalla panchina ne sa qualcosa.
Una sorta di seconda giovinezza, che gli ha permesso di esordire con la Roja a 33 anni e di tornare al Real Madrid a distanza di 11 anni dall’addio. «Chiedo scusa a mia moglie e ai miei figli, ma questo è uno dei giorni più bella della mia vita: ho sempre sognato di tornare qua», ha dichiarato nella conferenza di presentazione. Buena suerte!