Nel 2021 Yurij Semin, ex allenatore di Khvicha Kvaratskhelia ai tempi della Lokomotiv Mosca, parlò di Arsen Zakharyan come di un talento incontenibile: «Zakharyan è come Khvicha, forse ancora più forte. Un giocatorone». Due anni dopo, Kvara ha vinto uno scudetto da protagonista con il Napoli e il giovane calciatore russo, classe 2003, è sul punto di approdare alla Lazio. Chissà che non possa ripercorrerne le orme.
Chi è Arsen Zakharyan, il prossimo centrocampista della Lazio
La sua è una carriera molto precoce. Trequartista, mezzala o ala, a 17 anni Zakharyan debutta nella Premier League russa con la Dinamo Mosca, e alla prima da titolare si conquista un rigore e segna il gol vittoria. A fine campionato è già l’MVP della squadra, nonostante la sua avventura sia iniziata a metà stagione. Con la Nazionale, invece, apre le danze a 18 anni, 3 mesi e 5 giorni, diventando il secondo più giovane – dopo il mitico Akinfeev – a vestire la maglia russa.
Nel 2021/22 trascina da protagonista la Dinamo in una stagione esaltante, che può tradursi in scudetto e coppa nazionale, ma che si conclude con un nulla di fatto. Nonostante il finale amaro, il Chelsea lo blocca per 15 milioni di euro, con Rafaela Pimenta ad agire da intermediaria. La complessa situazione politica e finanziaria – le banche russe vengono staccate dal sistema di pagamento SWIFT – impedisce all’affare di andare in porto.
Il mancato passaggio al Chelsea è uno snodo fondamentale. Da quel momento le sue prestazioni accusano un drastico calo, che gli procura le critiche addirittura del ct della Nazionale, Valeriy Karpin: «L’anno scorso tutti dicevano che Zakharyan fosse il più grande talento del calcio russo dai tempi di Arshavin, ma dov’è adesso?».
E a proposito di Nazionale. Ha saltato gli Europei del 2020, per i quali era stato convocato dall’allora selezionatore Stanislav Cherchesov, a causa di una tonsillite batterica. Che sfortuna.
Cosa può dare alla Lazio
La Lazio in lui può trovare una mezz’ala moderna, ma all’occorrenza anche un’ala, principalmente sulla sinistra, dove può interpretare il ruolo ‘alla Zaccagni’. Calcia benissimo con entrambi i piedi (è un destro naturale) e le conclusioni da fuori sono una delle sue soluzioni preferite. Ottima anche la conduzione palla al piede e il dribbling in corsa.
Nell’ultima stagione il classe 2003 ha segnato 10 gol e servito 5 assist. Non ha la fisicità di Milikovic-Savic, ma al centrocampo della Lazio può offrire tanta qualità nell’ultimo terzo di campo. Adesso tocca chiudere le trattative con la Dinamo Mosca, con cui balla circa un milione e mezzo di distanza. Nonostante le critiche, Lotito vuole regalare a Sarri un talento come Zakharyan, da trasformare definitivamente in un campione.